“Durante un'operazione speciale guidata da 'Shayetet 13' (“Flottilla-13”, i commando navali) nella città libanese di Batroun è stato arrestato un agente di alto rango di Hezbollah »ha detto sabato un ufficiale militare israeliano in una dichiarazione. L'uomo, il cui nome non è stato reso pubblico, “è stato trasferito in territorio israeliano” et “attualmente sotto inchiesta”ha aggiunto questo funzionario, parlando a condizione di anonimato.
È considerato a “esperto nel suo campo” ed è interrogato da un'unità di intelligence militare, ha continuato, senza ulteriori precisazioni.
“Sbarco dal mare”
Sabato scorso, una fonte militare in Libano ha annunciato all'AFP che a «commando navale» aveva rimosso a «civile» libanese e che era in corso un'indagine per accertare le circostanze del rapimento. Poco dopo, un funzionario giudiziario ha puntato il dito contro Israele. Senza rivelare l'identità del libanese rapito, l'agenzia nazionale d'informazione libanese (Ani) ha precisato che i fatti sono avvenuti venerdì all'alba a Batroun, situata a una cinquantina di chilometri da Beirut.
Secondo Ani, citando i residenti, “una forza militare” effettuato a “sbarco dal mare sulla costa di Batroun”. Elle “è andata con tutto il suo armamento in un bungalow vicino alla spiaggia, rapendo un uomo libanese prima di uscire in mare aperto su un motoscafo.” Sabato un fotografo dell'AFP a Batroun ha visto soldati libanesi ispezionare la costa, vicino all'edificio dove l'uomo era stato rapito.
Una fonte vicina al caso a Batroun ha assicurato che l'uomo rapito si stava formando presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie Marittime (Marsati) e aveva circa trent'anni. Risiedeva negli alloggi dell'Istituto.
Questa è la prima volta che si verifica un'operazione del genere dall'inizio, più di un anno fa, delle violenze tra il movimento islamico libanese Hezbollah e Israele, entrato in guerra aperta il 23 settembre. Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto al Ministero degli Affari Esteri di presentare una denuncia al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, si legge in un comunicato diffuso dal suo ufficio, precisando che anche l'esercito libanese e la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano stavano conducendo indagini.
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