Spesso sostenuto dalla coppia Gurtner-Mafouta fin dall'inizio della stagione, l'Amiens SC è stato definitivamente sconfitto dai due uomini a Dunkerque (3-1) venerdì sera. Da 2 a 6, scopri le nostre valutazioni dopo questa partita valida per la 12a giornata di Ligue 2.
Le soddisfazioni
Al di là del suo terzo gol stagionale, pieno di opportunismo e abnegazione, Kylian Kaiboue (6) è stato anche uno dei rari Amiens a competere intensamente con il centrocampo del Dunkerque. Spesso molto alto in campo per accompagnare Louis Mafouta nel pressing, l'ex Bastiais non ha risparmiato sforzi. Nel primo periodo prende spesso l'iniziativa nelle incursioni della sua squadra, evidenziando la sua capacità di verticalizzare velocemente il gioco. Al suo ritmo, qualche scelta sbagliata e perdita di palloni in zone evitabili. Un piacere colpevole di cui farà fatica a liberarsi.
Per lo più sul lato sinistro, Antonio Leautey (6) è riuscito a creare spazi per moltiplicare le corse verso la porta. Se fossero spesso vuoti, avrebbe potuto essere premiato alla fine del primo periodo senza una bella parata dal piede di Adrien Ortola (37'). Nella ripresa è stato lui a guidare la carica con la sua bellissima apertura dietro la difesa trasformata da Kylian Kaiboue (59′). Troppo solo, ha finito per esaurirsi e non avere più alcun impatto nell'ultimo quarto d'ora della partita.
Le delusioni
Se il suo errore non è l'unica spiegazione della quinta sconfitta stagionale dell'Amiens SC, Regis Gurtner (2) fece ancora precipitare la caduta del suo popolo a Dunkerque. Come a Metz, un mese prima, il capitano dell'Amiens ha offerto il gol del break su un piatto da portata. Prima di ciò, era stato impotente sul mezzo tiro al volo di Naatan Skytta (20′). Alla fine della partita, la sua mano non era abbastanza ferma per respingere il rigore mal calciato da Gaëtan Courtet. Un giorno senza.
In linea con la partita piuttosto fiacca contro il Paris FC, Luigi Mafouta (3) questa volta è stato colto da una certa goffaggine. Quando non è stato segnalato in posizione di fuorigioco (3 volte), il nazionale centrafricano ha sprecato le rare occasioni della sua squadra (8′, 12′, 43′). La colpa è di una certa disinvoltura che gli impedisce di avere il rigore necessario per compiere il gesto giusto entro i sei metri. Nella ripresa è letteralmente scomparso dalla vista. L’Amiens avrebbe però avuto bisogno del suo capocannoniere per evitare una ricaduta.
Quando non ha la forza necessaria per portare il numero in modo offensivo, Remy Vita (3) diventa molto rapidamente un terzino abbastanza ordinario. Soprattutto quando gli avversari riescono a mettere in luce le proprie carenze difensive, con piazzamenti non sempre adeguati e soprattutto una distanza di marcatura spesso discutibile. Il rigore concesso a fine partita è, in definitiva, solo la conseguenza di queste varie mancanze. Sostituito da Sono Bakayoko al termine dei tempi regolamentari.
Lontano dalle promesse dei suoi inizi, Nordine Kandil (3) si è chiaramente allineato nelle ultime partite. E se c'era stato qualche lampo in inizio settimana contro il PFC, questa volta il giocatore dello Strasburgo ha attraversato l'incontro come un fantasma. Troppo spesso fermo, moltiplicando i tocchi di palla anche a costo di rallentare il gioco e alla fine non riuscendo a fare la differenza (1 duello vinto su 8 giocati, 1/4 di palleggio, 12 palle perse), il numero 10 ha logicamente ceduto il suo posto a Rayan Imp al 72° minuto di gioco.
Romain PECHON
I punteggi di Dunkerque – Amiens SC
Gurtner (2) – Corchia (4), Urhoghide (5), Fofana (5), Vita (3) – Boya (4), Gene (4), Kaïboue (6) – Leautey (6), Mafouta (3), Candele (3)
Romain PECHON
Crediti fotografici: Maxime Le Pihif/Icon Sport
Related News :