La transizione ecologica in Africa: a quale prezzo? Un professore di Bordeaux affronta la questione questo lunedì ad Agen

Professore emerito di geografia politica all’Università di Bordeaux-Montaigne e ricercatore associato presso il laboratorio LAM-CNRS di Sciences Po Bordeaux, Christian Bouquet afferma: “Le cifre parlano chiaro: l’Africa emette pochissimi gas serra ma subisce le conseguenze più disastrose del cambiamento climatico. »

Molte domande

Le misure adottate su scala globale per combattere il cambiamento climatico pongono il continente africano sulla stessa barca dei grandi inquinatori: dobbiamo decarbonizzare l’economia, preservare le foreste, proteggere la biodiversità. Emergono allora le principali contraddizioni: dovremmo rinunciare al carbone e al petrolio quando produciamo abbastanza per elettrificare il nostro Paese? Dovremmo smettere di abbattere le foreste quando avremo bisogno di nutrire cinque volte più persone rispetto al 1960? Dovremmo aumentare il numero delle aree protette col rischio di creare serbatoi di epidemia e ridurre le aree coltivate?

Durante la COP 17 (Durban 2011), la comunità internazionale ha creato un Fondo Verde per il Clima, da finanziare per un importo di 100 miliardi di dollari all’anno, per aiutare i paesi più poveri a far fronte agli effetti del cambiamento climatico. Questo impegno è stato da allora regolarmente rinnovato, ma non pienamente applicato, e di difficile applicazione per le ragioni che verranno spiegate in questo convegno al centro di scottanti novità.