L’esercito della RDC ha annunciato, giovedì sera, 31 ottobre, il rilascio di 118 persone detenute dai ribelli dell’ADF, un gruppo armato di origine ugandese che ha giurato fedeltà allo Stato islamico, nell’est della RDC. Si tratterebbe del maggior numero di rilasci dall’inizio delle operazioni congiunte effettuate dagli eserciti congolese e ugandese nel 2021.
Con il nostro corrispondente a Kinshasa, Paziente Ligodi
Tra le 118 persone rilasciate nell’Ituri ci sono uomini, bambini e perfino donne incinte. Per il momento gli ex ostaggi sono ancora sotto la protezione dell’esercito congolese nell’Ituri, sull’asse stradale Luna-Komanda. Una zona strategica al confine tra Nord Kivu e Ituri, dove la pressione militare resta costante.
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L’identificazione di queste persone è in corso e l’esercito preferisce procedere con cautela. Perché è possibile, secondo fonti militari, che tra gli ostaggi si possano infiltrare dei combattenti. L’idea di una trappola tesa da questo gruppo armato resta sul tavolo.
Bastioni compresi nel “triangolo della morte”
I combattenti dell’ADF si sono spostati a ovest della strada nazionale n. 4, nel settore di Bapere, a nord-ovest del territorio di Lubero, altri si sono diretti a nord, al confine tra il Nord-Kivu e l’Ituri.
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