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Sceye, NASA e USGS uniscono le forze per monitorare incendi e tempeste dallo spazio

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Sceye, una startup aerospaziale, sta collaborando con la NASA e l'US Geological Survey (USGS) per un progetto per monitorare i disastri naturali dalla stratosfera. Grazie a una piattaforma alimentata da energia solare e capace di trasportare diversi sensori, questa collaborazione mira a raccogliere dati precisi e in tempo reale per anticipare e gestire meglio i rischi climatici. Con costi operativi molto inferiori a quelli dei satelliti, questa tecnologia promette di ridefinire gli approcci alla gestione di incendi e tempeste.

Sorveglianza ad alta quota ed efficienza economica

Il progetto si basa sull'High Altitude Platform System (HAPS) di Sceye, una piattaforma in grado di sollevarsi fino a 60.000 piedi (circa 18 km) per osservare continuamente la Terra.

Rispetto ai satelliti, HAPS ha costi molto più bassi: una singola piattaforma costa meno di 10 milioni di dollari, rispetto alle decine di milioni per i satelliti che richiedono il lancio di razzi.

Come spiegato da Mikkel Frandsen, fondatore di Sceye citato da Reuters, il loro sistema è “circa dieci volte più economico di altre soluzioni, che consistono nell'utilizzare aerei Cessna che decollano e atterrano e sono pilotati da un essere umano”. Al contrario, l’HAPS può decollare in mezz’ora per raggiungere la sua posizione e operare senza intervento umano, fornendo una soluzione sostenibile e più accessibile.

Sceye ha recentemente annunciato una raccolta fondi per valutare la società 525 milioni di dollari. Questo finanziamento dovrebbe consentirle di avviare operazioni commerciali il prossimo anno, consolidando così la sua posizione nel mercato dell'osservazione della Terra.

La piattaforma HAPS è progettata per trasportare più sensori contemporaneamente, il che riduce ulteriormente i costi, poiché un satellite che integra così tanti sensori richiederebbe risorse e un lancio costoso.

Monitoraggio ambientale avanzato tramite sensori iperspettrali

La partnership con NASA e USGS mira a utilizzare sensori iperspettrali per monitorare nel dettaglio gli eventi climatici estremi. Dotata di sensori in grado di acquisire dati precisi e variegati, la piattaforma HAPS consente un'analisi approfondita di incendi boschivi, tempeste e movimenti sismici.

Jonathan Stock, direttore dell'USGS National Innovation Center, sottolinea che la capacità di questa piattaforma di incorporare vari sensori la rende una soluzione unica per il monitoraggio ambientale.

La piattaforma può rimanere operativa anche per un lungo periodo di tempo, fornendo dati continui, che migliorano la precisione dei modelli meteorologici e rafforzano l’anticipazione del rischio.

Le informazioni raccolte in tempo reale dall'HAPS possono quindi aiutare a prevedere l'evoluzione di un incendio o di un temporale. Situata ad un'altitudine intermedia tra i satelliti e gli aerei, la piattaforma Sceye permette di raccogliere dati dettagliati pur essendo meno influenzata dai capricci dell'orbita terrestre.

Questa tecnologia rende possibile un monitoraggio costante e adattabile alle esigenze delle organizzazioni responsabili della gestione delle crisi, consentendo loro di reagire rapidamente e con maggiore precisione.

Verso uno spiegamento internazionale ed ecologico

Alimentato dall'energia solare, Sceye HAPS costituisce quindi una soluzione eco-responsabile. Questa tecnologia funziona in modo autonomo, senza necessità di rifornimento di carburante, e riduce l’impronta di carbonio limitando i lanci di razzi necessari per i satelliti. Questa scelta energetica sottolinea l'impegno dei partner verso soluzioni sostenibili nella gestione del clima.

Piattaforme solari come quella di Sceye potrebbero quindi essere utilizzate più ampiamente e dispiegate in aree sensibili per monitorare i cambiamenti climatici, riducendo così la dipendenza dai satelliti tradizionali.

La NASA e l’USGS, in collaborazione con Sceye, stanno già pianificando di estendere questo modello ad altre regioni del globo, per un utilizzo più esteso delle piattaforme HAPS. Con questa tecnologia, altri paesi e organizzazioni potrebbero accedere al monitoraggio del clima in tempo reale, a costi inferiori e con un impatto ecologico ridotto.

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