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Migros: la direzione vuole abbassare i prezzi di 1.000 prodotti

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Guerra dei prezzi

La direzione della Migros vuole abbassare i prezzi di 1.000 prodotti

Il direttore dei supermercati Migros Peter Diethelm ha annunciato l’apertura di 140 nuovi negozi affinché i clienti “non abbiano più motivo” di fare acquisti presso i discount.

Pubblicato oggi alle 18:07

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In breve:
  • Migros prevede una forte riduzione dei prezzi per oltre 1.000 prodotti di consumo entro il 2025.
  • Entro il 2030 si prevede l’apertura di 140 nuovi negozi, soprattutto in aree in crescita.
  • I marchi propri dovrebbero essere rafforzati e la loro quota portata a oltre l’80%.

La Migros lancia una guerra dei prezzi. I consumatori “non dovrebbero più avere un motivo” per rivolgersi ai discount, ha annunciato lunedì Peter Diethelm, direttore dei supermercati Migros. Offrire il miglior prodotto al miglior prezzo è sempre stata la missione fondamentale di Migros. Là nuova strategia dovrebbe contribuire a riconquistare i clienti che, negli ultimi anni, si sono spostati verso i discount Aldi e Lidl.

Inizialmente, il colosso arancione prevede di abbassare i prezzi di “più di 60” prodotti di uso quotidiano per portarli al livello dei suoi concorrenti più economici. “Più tardi” saranno 100 prodotti; poi, entro la fine del 2025, più di 1000.

I costi d’investimento ammontano a 500 milioni di franchi. Attualmente sono oggetto di riduzioni solo frutta e verdura, poi seguiranno “molti articoli di carne, pesce e. convenienza»: saranno segnalati da un adesivo giallo riportante la scritta “prezzo basso”.

140 nuovi negozi nei prossimi cinque anni

All’annuncio lunedì era presente l’intero management della Migros: dalla presidente dell’amministrazione della Federazione delle cooperative Migros, Ursula Nold, al direttore della Federazione delle cooperative Migros, Mario Irminger, fino agli chef dei supermercati Migros Peter Diethelm e Guido Rast.

Il fatto che il colosso del commercio al dettaglio invii i suoi vertici in prima linea per un’iniziativa sui prezzi vuole da un lato sottolineare l’importanza che attribuisce alla questione dei prezzi. D’altro canto si tratta di mostrare unità dopo che negli ultimi anni sono aumentate le controversie interne sulla ristrutturazione del gruppo Migros.

Oltre al taglio dei prezzi, le grandi firme hanno annunciato di voler aprire 140 nuovi negozi entro il 2030, di cui 30 con il marchio in franchising Voi. Si tratta per la maggior parte di “piccole filiali in regioni in cui la popolazione è in forte crescita”. Solo per queste nuove aperture la Migros investe 2 miliardi di franchi. Occorre trasformare anche 350 siti.

L’espansione della rete di negozi segue il crescente desiderio dei consumatori di fare la spesa nei supermercati di piccole e medie dimensioni. Migros persegue da tempo una strategia di grandi magazzini, che si è rivelata dannosa, soprattutto durante la pandemia, quando il pubblico ha evitato i grandi supermercati.

La concorrente Coop ha poi approfittato della sua fitta rete di quasi 1.000 negozi. Molti di loro si trovano in quartieri urbani o comunità rurali e la superficie commerciale è in media di soli 1000 metri quadrati. Negli attuali 640 supermercati Migros la superficie media dei negozi ammonta a circa 1.800 metri quadrati.

Vengono sviluppati marchi propri

La direzione della Migros vuole inoltre rafforzare i propri marchi, i cui prodotti provengono principalmente dagli stabilimenti della M-Industrie. Ciò nonostante la Migros sia attualmente alla ricerca di un acquirente per la sua azienda di produzione Mibelle, specializzata in cosmetici e prodotti per l’igiene. D’altro canto, altri prodotti puliti dovrebbero “riacquistare in futuro un peso maggiore e un posto più prominente nei negozi”, spiega la Migros nel suo ultimo comunicato stampa.

Secondo Guido Rast la quota di prodotti puliti nei supermercati dovrebbe “continuare ad aumentare” e la loro qualità deve essere migliorata. “Complessivamente aumentiamo la quota dei marchi propri a oltre l’80%”, ha affermato. Oggi è al 78%. La parola d’ordine della strategia: ritorno alle origini. La Migros, che nel 2025 celebrerà il suo centenario, è stata costretta nei primi anni a creare una propria industria manifatturiera a causa del boicottaggio delle consegne da parte dei produttori svizzeri.

Mario Irminger ha sottolineato che la Migros intende riconquistare quote di mercato nel settore dei supermercati grazie alla strategia dei prezzi e del marchio proprio. Negli ultimi dieci anni la redditività della Migros si sarebbe dimezzata. La situazione dovrebbe cambiare nei prossimi anni, ha affermato Mario Irminger.

“Garantire i prezzi più bassi”

Da parte sua Peter Diethelm ha parlato di “garanzia di prezzi bassi”. Finora il rivenditore avrebbe già ridotto il prezzo di 2.500 articoli, ma la nuova azione riguarderebbe prodotti di uso quotidiano, più precisamente “assortimenti rilevanti per le necessità quotidiane”, i cui prezzi dovrebbero essere al livello dei discount.

Alla domanda se la linea economica M-Budget verrà soppressa, Peter Diethelm ha risposto negativamente. Nella conferenza stampa non è stata però specificata l’esatta differenza tra M-Budget e la nuova offerta low cost. Per quanto riguarda l’entità delle nuove riduzioni, Peter Diethelm ha aggiunto che anche gli acquirenti di prodotti etichettati con requisiti di sostenibilità, ad esempio IP Suisse o Bio, trarranno vantaggio dalle riduzioni di prezzo.

Nella conferenza stampa Mario Irminger ha anche fissato un calendario per la liquidazione delle società affiliate della Migros Hotelplan e Mibelle. Per Hotelplan la vendita sarebbe probabile entro la fine dell’anno. Per l’azienda industriale Mibelle, Migros si pone come obiettivo il primo trimestre del 2025. Per allora si dovranno trovare soluzioni anche per i mercati specializzati Do it + Garden e Micasa.

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Roberto Zimmerman È giornalista economico dal gennaio 2024. Si occupa di temi relativi ai consumi, alla previsione, al lavoro, alla casa, al risparmio e ai viaggi. Maggiori informazioni @RobertoZim1392

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