Nel mirino il capo del governo israeliano. Un drone è stato lanciato verso la residenza privata di Benjamin Netanyahu a Cesarea, ha riferito sabato l’ufficio del primo ministro israeliano, dopo che l’esercito ha annunciato che un drone proveniente dal Libano aveva colpito una “struttura” nella zona costiera della città centrale di Israele. L’esercito ha detto che non ci sono feriti.
“Un drone è stato lanciato verso la casa del Primo Ministro a Cesarea. Il Primo Ministro e sua moglie non erano presenti e l’incidente non ha causato vittime”, hanno riferito in un comunicato i servizi di Benyamin Netanyahu. Non era chiaro se la residenza fosse la “struttura” a cui si riferivano in precedenza i militari. “Niente ci scoraggerà. Continueremo fino alla vittoria”, ha reagito Benyamin Netanyahu in un video.
Dalla mattina di questo sabato, il nord di Israele è stato bersaglio di una raffica di proiettili lanciati dal Libano e in diverse città sono state attivate sirene d’allarme. In Libano, due persone sono state uccise in un attacco israeliano che ha preso di mira per la prima volta dall’inizio della guerra tra Israele e Hezbollah l’autostrada che collega Beirut al nord del Paese, secondo il Ministero della Sanità libanese.
Da un anno gli Hezbollah libanesi lanciano razzi e droni nel nord di Israele a sostegno di Hamas palestinese, che ha effettuato l’attacco senza precedenti del 7 ottobre 2023 contro il sud di Israele da Gaza. Il movimento islamista ha così rivendicato venerdì gli attacchi contro le città di Safed e Haifa (nel nord) e contro una base militare nel centro del Paese.
Dopo un anno di scontri a fuoco al confine tra l’esercito e la formazione filo-iraniana, dalla fine di settembre Israele porta avanti operazioni di terra nelle regioni frontaliere del Libano meridionale, supportate da una campagna di attacchi aerei.
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