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Quali sviluppi futuri avranno luogo intorno a Notre-Dame de Paris?

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L’architetto paesaggista belga Bab Smets lavora da 3 anni con le sue squadre allo sviluppo dei dintorni della cattedrale. Martedì, il progetto definitivo, frutto di lunghe consultazioni con le parti interessate della città, della diocesi e delle associazioni di cittadini, è stato reso pubblico dalla Città di Parigi. Come sono stati progettati questi ambienti per rispettare la dimensione storica e simbolica di ciascuno dei luoghi che circondano la cattedrale? In cosa consiste concretamente la rivegetazione annunciata?

Veganizzare per adattarsi

In continuità con la politica di trasformazione e adattamento dello spazio urbano parigino al riscaldamento globale e nell’ambito di un approccio sostenibile allo sviluppo urbano, l’architetto Bas Smets annuncia un piano di rinverdimento intorno alla Cattedrale: “Non saranno castagni. Attualmente stiamo ricercando quale tipo di specie piantare oggi. Con 2 gradi, forse 3 gradi in più previsti, ci stiamo muovendo verso più specie mediterranee che hanno la capacità di resistere a una maggiore siccità.

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Unificare l’isola della città

Un tempo cuore economico e demografico di Parigi, l’Île de la Cité riunisce istituzioni statali e giudiziarie. Le successive modernizzazioni della città, in particolare per favorire le vie di circolazione automobilistica che attraversano l’isola, hanno gradualmente alienato gran parte dei parigini. Per Bas Smetsgli obiettivi sono chiari: “Riportate indietro i parigini e togliete la barriera del Quai de l’Archevêché che separa l’isola quasi in due. Il punto è davvero isolato dal resto dell’isola. Elimineremo i parcheggi, potremo piantare alberi. La strada sarà pacificata, i taxi e gli autobus potranno transitare. Ci sentiremo come se fossimo in un parco. E a questo si aggiunge il fatto che possiamo fare il giro dell’isola.”

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Riabilitare il seminterrato

La progressiva evoluzione delle abitudini di traffico e la volontà del Comune di ridurre massicciamente lo spazio assegnato all’automobile ci spingono a trovarne nuovi usi. Bas Smets propone di dare loro una funzione sociale e patrimoniale: “C’è il parcheggio sotterraneo che sarà trasformato in un centro di accoglienza. Sopra possiamo creare un terreno in cui piantare alberi. Abbiamo immaginato di rimuovere la soletta intermedia del parcheggio per ottenere un’altezza del soffitto di 4 metri, e creare così un vero e proprio centro di accoglienza che offrirà un nuovo accesso alla cripta, alla cripta archeologica, oltre che un’apertura sulla Senna.


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