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Christine Villemin, madre di Grégory, 12 novembre 1993 a Digione (Côte-d’Or). MOREAU MICHEL/SIPA

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Archivi “Le teste di tutti sono saltate, i gendarmi, il giudice Lambert, i giornalisti e anche gli esperti”, scriveva il giornalista François Caviglioli nell’autunno del 1993, durante il processo a Jean-Marie Villemin.

Per andare oltre

Il 16 ottobre 1984, il corpo di Grégory Villemin, 4 anni, fu scoperto legato mani e piedi a Vologne (Vosgi). Quarant’anni dopo, la vicenda divenuta un fiasco mediatico e giuridico resta irrisolta. Il grande reporter François Caviglioli la seguì per “le Nouvel Observateur”; il suo articolo “Villemin: come la giustizia è annegata” è apparso il 9 dicembre 1993. Eccolo.

IL NOSTRO TEMPO
Chi sa non ha detto nulla, non dirà mai nulla…

Villemin: come è stata annegata la giustizia

Un processo di gossip con prove mancanti, documenti scomparsi, un giudice balbettante e giornalisti confusi… E l’omicidio di un bambino ha provocato un terribile pasticcio legale. Narrativa

È stato Jean-Marie Villemin a uccidere Bernard Laroche, ma è ancora Christine a essere giudicata davanti al tribunale di Dijo…

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