Il dato ne ha catturato più di uno nel 2020, durante il lockdown legato al COVID: 80% in meno di particelle ultrafini, PUF, identificate all’aeroporto di Nizza! Ovviamente legato ad una virtuale scomparsa del traffico aereo in quel periodo.
Con 12 milioni di viaggiatori nel 2022, l’aeroporto di Nizza Costa Azzurra è il terzo più trafficato di Francia. Da qui l’interesse per le organizzazioni di misurazione dell’aria ad effettuare misurazioni lì.
Su base giornaliera, secondo AtmoSud, il 17% delle emissioni di NOx (Chiamiamo NOx le emissioni di ossidi di azoto emesse dalla combustione dei combustibili fossili (Nota dell’editore), sono effettuate dall’aeroporto di Nizza Costa Azzurra. Il resto proviene soprattutto dal traffico legato alla circolazione stradale. Entra in gioco anche un parametro importante, la direzione del vento.
Aggiornamento del 14 ottobre in tempo reale a Nizza:
Un’altra unità utilizzata per misurare l’inquinamento è il tasso di PUF, particelle ultrafini. In minor quantità all’interno dell’aeroporto, il 7,5% dell’inquinamento totale, a Nizza.
Ma il loro impatto sulla salute è significativo, perché penetrano più in profondità nel sistema respiratorio.
Grazie alla stazione di misurazione in tempo reale presso l’aeroporto stesso, “lo sappiamo” spiega Maïthé Rosier, responsabile dell’azione territoriale di AtmoSud, “che l’aria in questo luogo non è più inquinata che nel resto della metropoli. Purché ci si attenga alle sostanze inquinanti regolamentate.”
Ma se parliamo dei famosi PUF, le particelle ultrafini, allora rimescoliamo le carte.
“Cosa abbiamo osservato”spiega Maïthé Rosier “questo perché il tasso di particelle è direttamente legato all’attività degli aerei, durante gli atterraggi o i decolli aumenterà”. In cifre, se nella metropoli di Nizza Costa Azzurra il livello medio di PUF è di 20.000 per cm³, in aeroporto si può arrivare a 100.000 per cm³ secondo AtmoSud.
Un dato che fa venire i brividi lungo la schiena ed è paragonabile a quello dell’inquinamento riscontrato nelle zone industriali. Ma non illegale!
Per Thierry Bitouzé, cofondatore del Collectif Citoyen 06, “questo aeroporto che passa il suo tempo a dire che produce 0 emissioni di carbonio è una bugia enorme, solo loro ci credono. Prendi un bambino di 5 anni che passeggia lungo la Promenade des Anglais, gli chiedi se l’aeroporto inquina, lui ovviamente ti risponderà di sì.”
L’aeroporto di Nizza genera ogni anno 1 milione di tonnellate di CO2, ovvero la metà di quanto emette in un anno l’intera metropoli di Nizza Costa Azzurra.
Thierry Bitouzé, cofondatore del Collectif Citoyen 06 a France 3 Côte d’Azur
Tanto più preoccupante perché con l’ampliamento dell’aeroporto voluto dal sindaco Christian Estrosi, secondo l’associazione, si prevedono 20.000 voli in più ogni anno.
L’aeroporto si impegna, come ribadito sul suo sito, a puntare alla neutralità carbonica senza compensazione per le proprie emissioni a partire dal 2030.
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