La prima volta che ho capito che avrei voluto fare del mare la mia carriera, avevo 18 anni. Siamo ormai nel 2013 e voglio unirmi alla Marina francese. Sono bilingue; mio padre, morto nel 2022, è inglese. Ho una solida conoscenza della navigazione, l’esercito sembra pronto ad accogliermi a braccia aperte.
Dopo un secondo colloquio di selezione mi è stato chiesto se avevo delle limitazioni mediche. Da più di tre anni soffro del morbo di Crohn, una malattia infiammatoria intestinale. L’idea di nasconderlo mi attraversa la mente, ma mi rifiuto di iniziare questo progetto professionale con una bugia. La mia richiesta non è stata accettata. Il male nel mio stomaco è diventato un ostacolo ai miei piani. Nonostante tutto, decido che la mia vita troverà il suo equilibrio tra la vela e l’oceano.
Sono nato il 7 giugno 1996 a Malestroit nel Morbihan, poi sono cresciuto a Saint-Gatien-des-Bois, nel Calvados, mai lontano dal mare. Ci vuole tempo per apprezzare il mondo della vela. Perché è difficile e spesso le condizioni sono dure. Quando fa freddo, quando piove, quando ci vogliono due ore di preparazione per salpare, ci vuole voglia. In un mondo in cui si vuole tutto, e subito, la vela è uno sport che non si può praticare senza uno spiccato gusto per la fatica. E raramente viene dal nulla.
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Avevo 7 anni e mio fratello 5 quando mio padre, velista esperto, comprò un Aquila, un monoscafo di 8,3 metri. In famiglia scopriamo la navigazione, attraversiamo la Manica, andiamo di porto in porto, peschiamo. Scappiamo, questi sono bellissimi ricordi. Mi sono iscritto al circolo velico di Trouville-sur-Mer, poi a quello di Dives-sur-Mer, nel Calvados. Fino a 16 anni andavo in barca a vela ogni sabato con gli amici. Se una sessione viene annullata per mancanza di vento, sono devastato. Un’altra settimana di attesa per la lezione successiva sembra un’eternità.
Anche se ho saltato la quarta elementare, a livello accademico sono uno studente nella media. Ho difficoltà a lasciarmi coinvolgere in argomenti che non mi interessano veramente. Trascorro molto tempo a disegnare barche e guardare fuori dalla finestra.
“Forte dolore addominale”
La malattia si manifesta insidiosamente. Ho 15 anni, è il 2011, sono al liceo. Ho mal di pancia, una specie di gastroenterite, non lo dico a nessuno. Mi dico che tutto questo passerà. Poi ho meno appetito, dimagrisco e sono sempre più stanco. Una mattina il dolore è peggiorato, vado in bagno, il bagno è rosso di sangue. Alla fine lo dico ai miei genitori.
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