Il Ministero del Commercio e della Promozione delle Esportazioni ha annunciato sabato in un comunicato stampa il lancio di un’operazione di vendita diretta di mele da parte dei produttori agricoli ai dettaglianti nei relativi mercati all’ingrosso, in seguito all’implementazione di spazi commerciali gratuiti a beneficio dei produttori di mele che mirano ridurre i prezzi e spezzare la catena degli intermediari.
La vendita delle mele è un affare nazionale, finché non occupa il posto d’onore nel consiglio dei ministri. Risultato? L’unica soluzione trovata da Tebboune e dal suo governo per contenere i prezzi è creare spazi di vendita diretta per i produttori.
Al mercato all’ingrosso di frutta e verdura dell’azienda “Magros” di Attatba (Tipasa), la mela è stata offerta a prezzi variabili tra 80 e 220 DA/KG, a seconda della qualità, precisa il ministero, aggiungendo che a questa operazione ha partecipato di produttori delle wilaya di Blida, Médéa, Ain Defla, Tizi Ouzou, Batna e Sidi Bel Abbès.
Questa operazione si inserisce in esecuzione delle conclusioni della riunione congiunta tra i ministeri del Commercio e della Promozione delle Esportazioni e dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, tenutasi giovedì scorso, durante la quale sono state adottate misure per frenare l’aumento del prezzo di questo frutto, compresa l’apertura di mercati gratuiti spazi di vendita diretta a beneficio degli agricoltori nei mercati all’ingrosso della società pubblica “Magros”, nonché la fornitura di oltre 144 punti vendita agli agricoltori, per commercializzare i loro prodotti direttamente ai consumatori, anche nei supermercati.
Inoltre, la società algerina di regolamentazione dei prodotti agricoli “SARPA” e la società “Frigomedit” si sono occupate di acquistare il raccolto di mele dagli agricoltori per costituire una scorta regolamentare senza margine di profitto, garantendo al tempo stesso il trasporto gratuito delle mele dalle aziende agricole ai mercati all’ingrosso .
Si è deciso inoltre di effettuare un censimento di tutte le celle frigorifere e degli spazi di stoccaggio delle mele ma anche di determinare le quantità immagazzinate dichiarate e non dichiarate, al fine di combattere la speculazione e stabilire un calendario di progressivo smaltimento delle scorte, a seconda delle esigenze del mercato. Quanto durerà questa operazione? Resisterà a lungo termine? Cosa farà il governo con gli altri frutti i cui prezzi sono eccessivi?
Abdelmadjid Tebboune aveva ordinato, durante l’ultima riunione del Consiglio dei ministri, di applicare le sanzioni più severe e di procedere alla chiusura immediata con ritiro dei registri di commercio contro gli speculatori sui prodotti locali, come la mela, ora venduta agli stessi prezzi di frutti importati.
Con APS
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