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La Tunisia a corto di petrolio e gas: quali alternative per il suo futuro energetico?

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Secondo il rapporto sulla situazione energetica di agosto 2024, il tasso di indipendenza energetica, che rappresenta il rapporto tra risorse energetiche primarie e consumo primario, era pari al 42% a fine agosto 2024 rispetto al 49% a fine agosto 2023. pubblicato dall’Osservatorio nazionale per l’energia e le miniere.

Senza tenere conto della tariffa, invece, il tasso di indipendenza energetica sarebbe limitato al 31% a fine agosto 2024 rispetto al 38% nello stesso periodo del 2023.

Il bilancio di energia primaria evidenzia, a fine agosto 2024, un deficit di 3,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), registrando quindi un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023, tenendo conto del corrispettivo.

“Il declino dell’indipendenza energetica della Tunisia è un campanello d’allarme per la nostra economia”.

Secondo l’Osservatorio, le risorse energetiche primarie si attestavano a fine agosto 2024 a 2,6 Mtep, registrando quindi un calo del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tale calo è dovuto principalmente alla riduzione della produzione nazionale di petrolio greggio e gas naturale.

Secondo il rapporto sulla situazione energetica di agosto 2024, pubblicato dall’Osservatorio nazionale per l’energia e le miniere, le risorse energetiche primarie rimangono dominate dalla produzione nazionale di petrolio e gas, che rappresentano entrambi il 69% delle risorse energetiche primarie totali.

“Il futuro energetico della Tunisia passa attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili”.

La quota di energia elettrica rinnovabile (STEG e produzione e autoproduzione privata) rappresenta il 2% delle risorse primarie. Da notare che le royalty sul transito del gas algerino hanno registrato a fine agosto 2024 un calo del 4% rispetto a fine agosto 2023.

Per quanto riguarda la domanda di energia primaria, si è registrata una pressoché stabilità tra fine agosto 2023 e fine agosto 2024. La domanda di gas naturale, infatti, è diminuita del 2% e quella di prodotti petroliferi, invece, ha registrato un aumento del 2%. %.

“La dipendenza dalle importazioni di energia minaccia la stabilità economica del Paese”.

Da segnalare che la domanda di gas naturale è diminuita del 2% a seguito della limitazione degli acquisti di gas algerino. E per soddisfare e coprire l’intera domanda nazionale di elettricità, STEG si è spostata verso l’importazione di elettricità.

La struttura della domanda di energia primaria ha quindi registrato un lieve cambiamento. La quota della domanda di prodotti petroliferi, infatti, è passata dal 48% di fine agosto 2023 al 49% nello stesso periodo del 2024. Il gas naturale, invece, è passato dal 51% di fine agosto 2023 al 50% fine agosto 2023. fine agosto 2024.

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