Églantine Éméyé rende un bellissimo omaggio a suo figlio, morto l’anno scorso. Il conduttore ha girato un documentario a Timone, a Marsiglia, dove Samy era ricoverato in ospedale. Questo venerdì 11 ottobre 2024 era presente sul set di C per te evocare la sua esperienza con emozione.
Églantine Éméyé ha commosso il pubblico evocando la sua vita quotidiana suo figlio autistico e multi-handicappato. Figlio il cuore di mamma soffriva, e fu distrutto quando suo figlio morì, a soli 17 anni. Durante questa prova ha potuto contare sul sostegno di molte personalità. Ha ricevuto molti messaggi di cordoglio anche dai francesi. Da allora, Églantine Éméyé la continua lavoro di sensibilizzazione al pubblico.
Continua anche a dare vita il ricordo di suo figlio. Quindi, ha pubblicato un messaggio straziante nel giorno del suo 18esimo compleanno. Questo venerdì, 11 ottobre 2024, è stata ricevuta sul set di C per te per discutere del suo documentario, Samy e gli angeli di Timoneelogiando il lavoro del personale infermieristico dell’ospedale di Marsiglia. La sua testimonianza e l’evocazione dei bambini malati hanno commosso profondamente Mohamed Bouhafsi, ammirando del suo coraggio.
Églantine Éméyé è molto commossa quando ha parlato della morte di suo figlio Samy
Per questo documentario, Églantine Éméyé ha osato ritornare nello studio di questo professore, che le aveva detto “la speranza diventava sempre più debole” per Samy, come spiegato da Anne-Elisabeth Lemoine. Nel brano trasmesso, il medico intervistato ricorda che la malattia dei bambini non è colpa dei genitori. Un messaggio caro al cuore della mamma, sostenuto dal primogenito. Ancora oggi, Églantine Éméyé ha bisogno di sentire che non è lei la colpa della tragica scomparsa di suo figlio. “È così difficile quello che ci è successoche sto ancora cercando spiegazioni”mi ha confidato con le lacrime agli occhi.
Ammette di essere tornata dal medico di Samy “tre volte” dalla sua morte, per capire meglio. Un senso di colpa che ancora oggi la perseguita. “Abbiamo sempre la sensazione di aver fatto delle scelte che non erano quelle giuste.poiché il risultato non è all’altezza. Quindi penso che, come per ogni genitore, il senso di colpa sia lì. E quando la fine non è desiderata, è difficile…“ Una testimonianza straziante, ma importante.
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