Nata nel 1970, Han Kang proviene da un background letterario, anche suo padre Han Seung-won è un rinomato romanziere. Inizia la sua carriera nel 1993 con la pubblicazione di alcune poesie sulla rivista Letteratura e società (Munhakgwa sahoe), mentre il suo esordio in prosa è avvenuto nel 1995 con la raccolta di racconti Amore per Yeosu. Fin dai suoi primi scritti, Han Kang riuscì a imporre una voce unica nel panorama letterario coreano. Ispirato alla rivolta di Gwangju del 1980, il suo romanzo Quello che ritorna, pubblicato nel 2014 esplora i traumi storici. Ha vinto l’International Booker Prize per il suo romanzo Il Vegetariano nel 2016 il primo dei suoi romanzi ad essere tradotto in inglese. Considerato il suo più importante successo internazionale, figura nella lista dei 10 migliori romanzi dell’anno secondo il New York Times. In Francia ha ricevuto nel 2023 il Premio Medici Esteri per Addii impossibiliun romanzo struggente che evoca il massacro di Jeju del 1948. Il giornale Il mondo poi la cita tra gli autori sudcoreani essenziali, insieme a Hwang Sok-yong e Ko Un.
Han Kang è stata incoronata il 10 ottobre 2024 con il Premio Nobel per la letteratura “per la sua intensa prosa poetica che affronta il trauma storico e mette a nudo la fragilità della vita umana”. È la prima donna asiatica a vincere il prestigioso premio e la seconda vincitrice del Premio Nobel per la pace sudcoreano dopo l’ex presidente Kim Dae-jung, vincitore del Premio Nobel per la pace.
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