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Il prezzo dei mangimi crolla nel secondo trimestre del 2024

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“I prezzi dei mangimi continuano a diminuire da un anno (-12,0% nel secondo trimestre del 2024, dopo il -12,4% nel primo trimestre del 2024)”, conclude Agreste, il dipartimento di statistica del Ministero dell’Agricoltura la sua nota informativa rapida pubblicata il 24 settembre 2024.

D’altro canto, la produzione di mangimi composti per animali da allevamento è aumentata dell’1,4% su base annua nel secondo trimestre del 2024, nonostante il calo della produzione di mangimi per suini.

Un calo generale dei prezzi

Suini, bovini e pollame: i prezzi dei mangimi composti registrano un calo generale, nonostante un aumento della produzione di mangimi per alcuni settori.

Nel secondo trimestre del 2024, il prezzo medio dei mangimi composti per bovini è inferiore dell’11,4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la produzione è aumentata del 4,2% rispetto al secondo trimestre del 2023. La produzione di mangimi composti per vacche da latte e quella destinata ad altri bovini ha mostrato un aumento rispettivamente del 4,3 e del 3,9% su un anno.

Nello stesso periodo, il prezzo medio dei mangimi composti per suini è diminuito del 14,6% rispetto al 2023. Anche la quantità prodotta è diminuita del 2,8% su base annua, nonostante un leggero aumento dei mangimi per suinetti (+ 0,9%) . In diminuzione, invece, i mangimi destinati alle scrofe (-0,5%) e ai suini da ingrasso (-4,1%).

Il prezzo medio dei mangimi composti per pollame è diminuito dell’11% nel secondo trimestre del 2024, mentre la produzione è aumentata del 2% su base annua. La produzione di alimenti per uccelli acquatici ha registrato una ripresa del 28,3%, accompagnando “la ripresa del settore delle anatre”. “I mangimi per le ovaiole sono aumentati del 2,2% in un anno, quelli per i tacchini sono stabili e quelli per i polli sono diminuiti del 3,4%”, osserva Agreste.

Incorporazioni di mais in aumento

Da parte loro, le incorporazioni di mais aumentano del 20% rispetto al 2023. Quelle di frumento e orzo diminuiscono rispettivamente del 10 e 15% alla stessa data. I prezzi di questi tre cereali diminuiranno di anno in anno nel secondo trimestre del 2024, con un calo del 15% per il mais, del 10% per il grano e del 7% per l’orzo.

“Le disponibilità di farina aumentano leggermente cumulativamente da aprile a giugno 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 dell’anno per la farina di soia e la farina di girasole (+ 2%) e più fortemente per la farina di colza”, sviluppa Agreste. Per quanto riguarda i prezzi dei pasti, nel secondo trimestre del 2024 registrano ancora una volta una tendenza al ribasso su base annua: -10% per la soia e -13% per il girasole.

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