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La salute mentale sui social network: quali sono i rischi dell’autodiagnosi?

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Pubblicato il 10/10/2024|Modificato il 09/10/2024

Instagram, Facebook, X,… Sui social network, sempre più influencer si esprimono su temi di salute mentale. Sebbene non sia impossibile che il fenomeno faciliti l’autodiagnosi per le persone lontane dalle opzioni sanitarie, è probabile che talvolta ciò vada a scapito di cure adeguate. Spiegazioni con la dottoressa Liova Yon, psichiatra del GHU (Gruppo Ospedaliero Universitario) Paris Neurosciences.

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Intervista alla dottoressa Liova Yon

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Gli psichiatri ricevono sempre più pazienti che spiegano di aver seguito i consigli degli influencer della salute mentale sui social network. Come spiegare questo fenomeno?

L’accesso alle cure è un problema in psichiatria: ciò è dovuto a molteplici fattori, in particolare alla carenza di medici psichiatri e operatori sanitari, ma anche, a volte, a una mancanza di chiarezza. Ad esempio, la differenza tra uno psichiatra e uno psicologo è spesso poco compresa.

Le persone quindi si accontentano di quello che trovano, e tendono a rivolgersi ai social network che, per definizione, sono più reattivi e immediatamente disponibili…

Resta il fatto che dopo anni di stigmatizzazione, la salute mentale sta diventando una questione sociale, e dovremmo esserne contenti! Oggi non è raro che i nostri pazienti ci portino informazioni trovate sui social network. Parte delle consultazioni consiste nell’individuare informazioni utili allo sviluppo di una diagnosi clinica.

Dopo anni di stigmatizzazione, la salute mentale sta diventando una questione sociale.

Quali sono i rischi dell’autodiagnosi sui social network?

La “conoscenza esperienziale” può essere molto utile. Aiuta a informare e sensibilizzare. Il che non significa necessariamente accompagnare. L’autodiagnosi presenta quindi un certo numero di insidie. Innanzitutto il rischio di banalizzare la patologia mentale, e quindi di ulteriore ritardo nella diagnosi.

Il rischio, poi, è quello di un uso improprio delle informazioni che arrivano a tutta velocità e che vengono male interpretate dai pazienti potenzialmente fragili. Al contrario, alcuni sintomi potrebbero passare inosservati.

Da diversi anni assistiamo al fiorire delle farmacie private con offerte terapeutiche che si discostano dalle raccomandazioni mediche.

È necessario che i professionisti e il Ministero della Salute facciano chiarezza sull’erogazione delle cure agli utenti e alle famiglie.

Psichiatri e psicologi sono due professioni riconosciute, alle quali viene rilasciato un diploma statale che garantisce l’omogeneità della pratica. È nostro compito anche spiegare che, effettivamente, il sostegno va costruito, con obiettivi e mezzi precisi.

Alcune diagnosi richiedono un monitoraggio la cui efficacia terapeutica richiede una temporalità diversa da quella delle reti.

Gli operatori sanitari possono utilizzare i social network in determinati casi?

La psichiatria infantile, forse ancor più della psichiatria, deve acculturarsi a questo strumento.

Personalmente mi sto preparando all’idea che avremo a che fare con i social network, anche solo per purificare e filtrare le informazioni. La chiave non è limitare l’utilizzo da parte dei pazienti, ma sostenere il movimento aiutandoli a trovare meglio la loro strada.

Ad esempio, il mio ospedale (GHU Paris Neurosciences) ha costituito un gruppo di professionisti appositamente incaricato di realizzare azioni di comunicazione sui social network che arricchiscono l’offerta psichiatrica.

Esistono già conti gestiti da operatori sanitari, che forniscono informazioni scientifiche e sono attenti a rispettare le regole dell’etica medica. Hanno il vantaggio di comunicare in maniera “professionale”.

La piattaforma ASP Île-de-France

Aperto 7 giorni su 7, dalle 11:00 alle 19:00, PSY Île-de-France è una linea telefonica gratuita che mira ad accogliere, ascoltare e orientare chiunque abbia domande sulla propria salute mentale. Gli operatori sanitari, gli infermieri, gli psicologi forniscono consulenza e guidano le persone verso sistemi assistenziali strutturati e di qualità. Anche i propri cari e le persone a loro vicine sono invitati a contattare il sistema, se necessario.

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