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Professore picchiato a Tourcoing: “Spero vada bene”, la studentessa ottiene un rinvio prima del suo giudizio

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La giovane sospettata di aver schiaffeggiato la sua insegnante che le aveva chiesto di togliersi il velo in un liceo di Tourcoing sarà finalmente giudicata il prossimo dicembre.

La studentessa sospettata di aver schiaffeggiato lunedì un insegnante del suo liceo di Tourcoing (Nord) che le aveva chiesto di togliersi il velo che aveva appena indossato uscendo dall’istituto di Sévigné, ha ottenuto mercoledì una proroga prima del processo e comparirà davanti a tutti. 11 dicembre.

“Mi dispiace per le botte che posso aver dato a questo insegnante e spero che vada bene”ha dichiarato la giovane, giacca nera su maglietta bianca, capelli raccolti in una crocchia, durante l’udienza di comparizione immediata nella quale ha chiesto ed ottenuto tale dilazione.

“Una procedura guidata dall’opinione pubblica”

Lo studente liceale, 18 anni, ultimo anno delle professioni professionali dell’ospitalità, sarà giudicato per violenza seguita da un rinvio a giudizio inferiore a otto giorni e minaccia di morte contro una persona responsabile di una missione di servizio pubblico. È stata posta sotto controllo giudiziario con il divieto di entrare in contatto con la vittima e di presentarsi a casa sua o nei pressi della scuola.

Il presidente ha precisato che lo studente del liceo non ha negato di aver picchiato l’insegnante ma ha contestato le minacce di morte.

L’avvocato della giovane, Ossama Dahmane, ha valutato in udienza che il suo posto non era apparso immediatamente, sottolineando che non aveva precedenti penali. Ha denunciato “una procedura guidata dall’opinione pubblica”.

L’insegnante non era presente all’udienza.

“Il personale docente e molti altri organismi professionali sono sempre vittime di violenza ogni volta che vogliamo far rispettare uno stato di diritto, dei principi”ha lamentato il suo avvocato, Eric Cattelin-Denu, ai giornalisti presenti.

Le lezioni, sospese martedì, sono state cancellate anche mercoledì per consentirlo “un momento di scambio e di lavoro” per il personale, ha indicato il rettorato.

“Colpi, minacce e spintoni”

Secondo i primi accertamenti, l’insegnante ha chiesto allo studente “togliere il proprio velo religioso, prima di subire commenti ingiuriosi”ha indicato martedì l’accusa.

L’insegnante quindi “contrario alla sua uscita dallo stabilimento per ottenere la sua identità” e lo studente poi portò “uno schiaffo al professore, che lo ha ricambiato”. “Sono seguiti diversi colpi, minacce e spintoni”secondo la stessa fonte.

L’insegnante ha sporto denuncia. È previsto anche un consiglio disciplinare.

Martedì, il ministro dell’Istruzione nazionale, Anne Genetet, sottolinea un atto che sfida“scuola secolare” et “la Repubblica”aveva comunicato all’Assemblea nazionale di aver fatto richiesta “Sanzioni disciplinari molto severe” contro lo studente.

A mezzogiorno davanti alla scuola si sono radunati alcuni studenti, tra cui un amico della ragazza che ha descritto la situazione così“ingiustizia”visto che rimettere il velo prima di aver lasciato completamente lo stabilimento lo era “solito”.

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