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Top 14. Prima di Bayonne – La Rochelle: vendita dei biglietti più difficile rispetto ai precedenti trasferimenti ad Anoeta

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Tribuna Centrale, balconata Est, curve Ondarreta, Atotxa o Zubieta… Lo spettatore che, all’ultimo minuto, vorrebbe acquistare i biglietti per l’incontro tra Aviron Bayonnais e Stade Rochelais, si è trasferito allo stadio Anoeta di San Sebastián, sabato ottobre 14, dalle 16:30, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nella maggior parte dei blocchi rimangono ancora interi gruppi di posti disponibili.

Dei 39.500 posti della Reale Arena, tempio dei calciatori della Real Sociedad, circa 10.000 non avevano ancora trovato posto, mercoledì 9 ottobre, a tre giorni dalla partita. Secondo il dipartimento delle comunicazioni del club di Bayonne, allo scontro del 12 dovrebbero assistere “più di 30.000 spettatori”.e contro 2e della classifica. «Difficile dirvi se arriveremo a 31, 34 o 36.000», rigettiamo educatamente quando chiediamo il numero esatto delle vendite effettuate.

Il club non vuole soffermarsi su queste difficoltà di biglietteria (1). E preferisce ricordare i cinquanta pullman già pieni per trasportare i tifosi ad Anoeta, nonché il ricco programma di intrattenimento che li attende sul posto.

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Due partite, due sconfitte

Resta il fatto che l’Aviron Bayonnais non avrà mai avuto tanta difficoltà a vendere i suoi posti per trasferirsi “dall’altra parte”. Per fare un confronto, lo stadio Donostiar era pieno fino all’orlo, nel marzo 2023, per l’accoglienza del Pau (38.645 biglietti venduti). Lo scorso marzo, quella di Tolone aveva stuzzicato la curiosità di ben 36.414 spettatori.

Solo che anche queste ultime due partite in terra guipuzcoana si sono concluse con due sconfitte: 30-20 nel derby basco-landais nel 2023 e 10-46 contro il club del Var nel 2024. Sébastien Vergez, presidente della Peña Baiona, riconosce che da allora poi, un gruppo di tifosi ha avvertito una certa “apprensione” nel varcare i cancelli della Reale Arena. “Queste due sconfitte contro Pau e Tolone hanno avuto gravi conseguenze. Ogni volta sono intervenuti nell’ultimo terzo del campionato, dove saremmo potuti scivolare tra i primi 6”, si rammarica.

Marina (2) è uno di questi abbonati recalcitranti. “Ho messo in vendita la mia casa su Facebook, ma non andrà da nessuna parte”, brontola. “Al di là del fatto che non perdono il fatto di mettere in pericolo la squadra solo perché è un’operazione “economicamente interessante” (3), non mi piace l’atmosfera dell’Anoeta. La metà del pubblico non viene lì per la partita, ma per godersi una gita a San Sebastián”, critica fin dall’inizio questo tifoso.

Significato simbolico

Yann Larre, presidente del Gars de l’Aviron, deplora questa “riluttanza” che affligge le file della tifoseria bianca e del cielo. “Ovviamente preferiamo l’atmosfera di Jean-Dauger, ma se vogliamo far crescere la nostra squadra dobbiamo anche saper giocare in stadi grandi come l’Anoeta ed uscire dalla nostra zona di comfort”, sostiene chi farà parte i 180 volontari si sono mobilitati la mattina del raduno per “addobbare” gli stand con i colori del Canottaggio.

Nicolas Daguerre, presidente della BOC, è della stessa opinione. Tanto più che ai suoi occhi questa “esperienza transfrontaliera” ha un significato simbolico importante per un club “che rivendica la propria identità basca”. Un argomento che, è chiaro, questa volta non basterà a soddisfare Anoeta. “Non dobbiamo trascurare il contesto economico”, continua Nicolas Daguerre. Immagino che l’idea di trascorrere una giornata a San Sebastián, con tutte le spese che ciò comporta, rappresenti anche una barriera per alcune famiglie”, spiega.

Quanto a questa cosiddetta “maledizione” che colpirebbe i giocatori non appena metterebbero piede sul campo dell’Anoeta, il presidente della Peña Baiona non ci crede. Ricorda che la squadra ha ottenuto diverse vittorie in questa sede. Dal 2009, l’Aviron Bayonnais ha giocato lì 9 partite: 4 vinte e 5 perse. “Basterebbe una vittoria contro La Rochelle per parlare del “miracolo di Anoeta””, scherza.

(1) Philippe Tayeb, presidente dell’Aviron Bayonnais, non ha risposto alle richieste di “Sud Ouest”.

(2) Il nome è stato cambiato.

(3) Dopo il trasferimento del 2023, i profitti avrebbero oscillato tra 500.000 e 800.000 euro per Aviron Bayonnais.

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