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Robert Wuidar, ex sindaco di Manhay, condannato in appello per ribellione armata e incendio di rifiuti

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Il 3 marzo 2021, un ufficiale forestale e guardia forestale, designato agente di polizia giudiziaria all’interno della DNF, è stato contattato da un collega che ha segnalato una grande colonna di fumo nero proveniente dal villaggio di Odeigne, nel comune di Manhay.

Ha notato che sul terreno incolto di proprietà di Robert Wuidar bruciavano rifiuti, tra cui teloni di gomma e pezzi di imballaggi di plastica. Quest’ultimo, alla guida del suo trattore, era intento a spostare altri rifiuti.

Rimanendo al volante del suo trattore nonostante l’arresto dell’agente, Robert Wuidar ha continuato la sua attività spostando rifiuti in fiamme e trasportando terra sui teloni di gomma e sui residui di plastica.

Un secondo agente è arrivato sulla scena mentre Robert Wuidar era ancora al volante del suo trattore. Il primo agente era intento a fotografare i fatti quando il tono si alzò.

Esclusa la teoria dell’incendio accidentale

Ha posizionato il caricatore del suo trattore sopra il tetto del veicolo di un agente DNF con il motore acceso al massimo. “Vedendo che le sue intimidazioni erano state vane per farci lasciare il locale, l’uomo di nome Wuidar Robert ha deciso di manovrare e si è diretto, al volante del suo trattore, verso di noi, che eravamo appoggiati alla portiera del veicolo.“, indica l’agente.”Wuidar Robert, sfiora deliberatamente il veicolo e si dirige verso di noi, con la ferma intenzione di costringerci a spostarci.“Robert Wuidar ha girato la ruota anteriore sinistra del trattore e ha intrappolato l’agente DNF tra la sua ruota e l’auto.

In sua difesa, Robert Wuidar ha dichiarato di non aver appiccato volontariamente il fuoco ai rifiuti e di essere rimasto sorpreso dall’inaspettata estensione dell’incendio. “La Corte, come il Tribunale, rileva che il presunto incendio accidentale è avvenuto il 3 marzo, vale a dire alla fine del periodo invernale quando gli incendi accidentali sono rari, se non inesistenti.“, precisano i magistrati. I magistrati hanno ritenuto accertati i fatti così come la ribellione armata.

Tenuto conto delle dimensioni e del peso della ruota di un trattore, tale comportamento costituisce violenza, atto di costrizione fisica grave costituente ribellione armata, essendo il trattore l’arma presa di mira dalla disposizione in questione del codice penale“, nota la corte.

I magistrati hanno riconosciuto alla parte civile un risarcimento di 250 euro che si aggiungerà alle spese che ammontano a 225 euro.

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