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Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre

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Mercoledì 9 ottobre 2024

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre


Mercoledì 18 settembre pubblico, volontari e professionisti si sono riuniti attorno al tema della biodiversità durante la Giornata BIODIVER’CITÉ, organizzata presso la Scuola Nazionale delle Finanze Pubbliche di Nevers. Torniamo ai giorni nostri

Questo evento, organizzato dall’ Città di Nevers in collaborazione con Agglomerato di Nevers et Alterre Borgogna Franca Contea (Vedi il nostro articolo), volto a fare il punto e fornire una riflessione globale su come conciliare sviluppo urbano e qualità della vita in una città di medie dimensioni, sia per il presente che per il futuro.

I 15 relatori invitati hanno approfondito diversi aspetti della biodiversità attraverso conferenze e tavole rotonde. Il loro feedback ha permesso di approfondire la nostra conoscenza delle questioni ambientali specifiche delle città di medie dimensioni. Il pubblico ha risposto numeroso all’invito, scoprendo anche le iniziative locali attraverso quattro stand espositivi.

Dal dibattito della giornata sono emersi quattro punti chiave:

  1. L’importanza di una diagnosi completa
    Per conciliare urbanizzazione e preservazione della biodiversità è essenziale una diagnosi globale del territorio. Ci consente di comprendere meglio la situazione attuale e indirizzare con precisione le azioni da intraprendere, rafforzando così la conoscenza del settore.
  2. L’importanza di conoscere per agire meglio
    “Proteggiamo ciò che amiamo e amiamo ciò che conosciamo” (JY Cousteau). L’ABC guidato dalla città di Nevers, tra 187 comuni della Borgogna-Franca Contea, mira a sensibilizzare la popolazione e incoraggiare l’appropriazione della vita locale. Diversi interventi hanno evidenziato che la conoscenza delle specie rimane incompleta (ad esempio, secondo il biologo S. Mancuso, il 50% delle specie vegetali sono ancora poco conosciute). Philippe Grandcolas ha osservato che il 50% della popolazione conosce il termine biodiversità, ma che alcune specie sono più studiate di altre, influenzate dalle rappresentazioni sociali. Ciò sottolinea la necessità, per Thierry Paquot, di aumentare la consapevolezza dell’ecologia, perché la conoscenza implica anche la comprensione della complessità.
  3. Complessità su due livelli
  • Complessità dei fenomeni
    Manon Kohler ha dimostrato che esistono tre tipi di isole di calore urbane e che diversi fattori (vento, inquinamento, acqua, ecc.) influenzano la creazione di spazi verdi. Ad esempio, un parco di un ettaro può influenzare la temperatura entro un raggio di 500 metri. La natura opera in modo non lineare, spesso favorendo la cooperazione rispetto alla competizione, il che ne aumenta la complessità. La cooperazione, dove 1 + 1 = 3, è più difficile da attuare rispetto all’individualismo.
  • Complessità di fare le cose insieme
    Il pensiero rizomico deve guidare lo sviluppo delle politiche pubbliche mettendo in discussione le organizzazioni e l’ingegneria collettiva. Secondo Philippe Grandcolas, è essenziale scendere a compromessi, collaborare e generare co-benefici per bilanciare i problemi dell’urbanizzazione e della biodiversità. Il gioco sviluppato dall’Agenzia di Urbanistica di Besançon su ZAN (Zero Net Artificialization) ne è un esempio. Questa ricerca di compromesso sembra più facile da raggiungere a livello locale.
  1. Agire localmente
    Per agire in modo efficace sul nostro ambiente, è essenziale adottare una visione globale sfruttando al tempo stesso le risorse locali. L’esempio delle piante locali, presentato nel workshop, dimostra che possono essere uno strumento chiave per preservare la biodiversità. L’osservazione delle città di medie dimensioni, mentre si prevede che 750 città supereranno il milione di abitanti entro il 2030, permette di identificarne meglio le risorse in termini di equilibrio biologico, circolazione degli esseri viventi e diversità accessibile.

    Con più alberi che abitanti, Nevers offre un terreno fertile per creare una comunità territoriale legata alla natura. Questo progetto si inserisce in un approccio di sviluppo territoriale sostenibile, in linea con l’idea di “BTP” (Legno, Terra, Paglia) di Thierry Paquot. Come ha ricordato H. Reeves: “La diversità siamo noi. »

Citazioni chiave dai workshop

  • Sébastien Heim
    “Un giardino pulito non è adatto alla vita. »
  • “È urgente non fare nulla. »
  • Samuel Lelievre
    “È importante che i diversi servizi comunali svolgano un lavoro coordinato e trasversale. »
  • Ophélie Bornand
    “Dobbiamo trovare un attento equilibrio tra densificazione ed espansione urbana. »
    “Ci sono importanti fattori umani e sociali nell’accettazione dei progetti di pianificazione urbana da parte dei residenti. »
  • Matteo Susanne
    “Dobbiamo fare in modo che la biodiversità diventi un patrimonio e non un vincolo per i territori. »
  • Luc Vancrayelyngue
    “Coerenza genetica territoriale a seconda della situazione. »

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre
© Città di Nevers

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre
© Città di Nevers

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre
© Città di Nevers

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre
© Città di Nevers

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre
© Città di Nevers

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre
© Città di Nevers

Giornata BIODIVER’CITÉ: feedback sulle discussioni del 18 settembre
© Città di Nevers

Saperne di più

Si ringraziano i partner dell’evento:

  • Agglomerato di Nevers
  • ALTERRE BFC
  • Fondazione ENGIE
  • 58minutes.com
  • Catone
  • OGF

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