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Rugby – Jérôme Bosviel, prima della sua 200esima partita: “Solo bei ricordi a Montauban”

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l’essenziale
Jérôme Bosviel ha indossato la maglia dell’USM per la prima volta, il 26 agosto 2016 come terzino a Vannes in Pro D2, la storia continua e questo 11 ottobre 2024 giocherà la sua 200esima partita in apertura contro l’Aurillac. Una bella fetta di vita.

Jérôme Bosviel prima di parlare dei tuoi 200e Partita di campionato in “verdenero” hai qualche ricordo significativo di tutte le partite giocate?

Una cosa che ricordo bene è che persi i miei 100e in Sapiac e il mio 150e partita a Jean-Alric contro Aurillac. Se possiamo assicurarcelo per i miei 200e altrimenti sarebbe piuttosto positivo per la squadra. Per me il detto “mai due senza tre” non esiste.

Gioca a 200e La partita di campionato ha un sapore speciale?

Mentirei se dicessi che non era speciale. 200 partite sono un numero elevato dove arrivano pochi giocatori. Sono qui dal 2016. Ci penso perché tutti me ne parlano. Cerco il più possibile di uscire dalla mia situazione personale perché è la squadra che ha la precedenza. E’ solo il risultato, la vittoria che influenzerà il nostro cammino in campionato.

Conosci bene l’Aurillac, pensi che dovremmo prenderli molto sul serio, anche se in questa stagione non hanno ancora vinto?

Questa è la prima partita del secondo blocco di campionato. È la partita trappola definitiva. L’Aurillac è una squadra giocosa e molto forte con Tedo Abzhandadze, un nostro veterano, in apertura. È un ottimo giocatore e avrà voglia di dimostrarlo. È una squadra che arriverà senza pressioni. Dovremo tenere la palla, il nostro gioco sarà a posto e metteremo pressione sull’Aurillac.

Avresti preferito continuare dopo Nevers?

Abbiamo avuto una settimana di vacanza. Dopo Nevers mi sarebbe piaciuto passare all’arrivo di Aurillac. Adesso dobbiamo essere realistici, non abbiamo avuto pause dall’inizio della stagione e continueremo con un blocco di sei partite. La settimana di vacanza è stata quindi ben posizionata. Per dire che avrà fatto bene, bisognerà battere l’Aurillac.

Qual è il motto di questa settimana?

Per non vederti troppo bella. Abbiamo appena vinto a Nevers per finire bene il primo blocco. Non devi pensare di essere arrivato. Dobbiamo continuare a prendere le partite una dopo l’altra. Oggi pensiamo solo a ricevere Aurillac.

È questo il risultato dell’esperienza?

L’anno scorso eravamo sesti a gennaio prima che tutto si fermasse. Sta a noi anziani tenere i piedi per terra. Sapremo molto di più alla fine di questo secondo blocco, dopo undici partite di campionato.

La tua opinione sul nuovo Sapiac?

Mi va bene. Il gioco è più fluido e veloce. C’è il campo ma anche i tifosi che sono molto più vicini al campo. Dobbiamo sfruttare tutto per giocare belle partite e vincerle.

La nuova regola temporale sui tentativi di trasformazione ti dà fastidio?

Personalmente no, perché seguo giocatori che non hanno bisogno di momenti di concentrazione. È il modo di segnare che mi si addice. Ho provato molte cose prima di arrivare a questo punto. So che mi è stata rifiutata la conversione per mancanza di tempo contro Montois. Ho solo bisogno che i marcatori della meta non perdano troppo tempo dandomi la palla. Provo le gocce sentendo quando sento che ho bisogno di far riposare gli anteriori. Non spero di doverci provare contro l’Aurillac.

Dopo 200 partite cosa puoi ancora migliorare?

Sicuramente nella gestione dei momenti forti e di quelli deboli. A volte ho semplicemente voglia di giocare troppo.

Quali sono i tuoi ricordi più belli di Montauban?

A livello familiare ho due figlie nate a Montauban. Montauban rimarrà per sempre nella mia memoria. Nel rugby ci sono le due semifinali nel 2017 e nel 2018 a Montauban, e una finale a Bordeaux. Poi i supporti si sono staccati l’ultimo giorno. Io però preferisco giocare le fasi finali.

Puoi giocare ancora per molto?

Condividendo il tempo con un giocatore eccellente come Thomas Fortunel. Se continuiamo a condividere il tempo di gioco, mi va bene. Potrei durare diversi anni (ride).

Sei molto più giovane di Lilo, Mariner o Byrnes che stanno ancora giocando?

Questi sono i grandi nomi del rugby che hanno lasciato il segno a Montauban. Si vede chiaramente che l’USM è un club speciale perché molti restano lì.

Qualche parola sul club Montbeton-Lacourt che è appena agli inizi?

Sono un relatore con Maxime Mathy. Sfortunatamente, hanno perso le prime due partite. Ci riporta sulla terra vedere giocatori che lavorano tutto il giorno e vengono ad allenarsi la sera. Ho una vita fantastica vivendo la mia passione.

Johan Snyman: “Jérôme Bosviel non è solo un giocatore di rugby”

Questo venerdì, la 200esima partita di campionato di Jérôme Bosviel sarà al centro dell’evento che costituisce l’arrivo dell’Aurillac a Sapiac per la sesta giornata della Pro D2.

Lo sa perfettamente l’allenatore Johan Snyman: “Per Jérôme non è solo un evento sportivo, ha anche un carattere umano molto importante, nel mondo del rugby ma anche in città. Conosce gli sponsor, i volontari. È cresciuto quassù non ha solo un posto a Sapiac, ce l’ha anche a Montauban. Gli fa molto bene e sono molto contento della Pro D2, la sua importanza è importante per la sua influenza ovunque. anche sui bambini. La sua carriera, la sua personalità, il suo investimento sono straordinari.

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