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“Ero molto infelice”: 20 anni fa Catherine Frot ebbe difficoltà con l’accoglienza riservata a questo film – Cinema News

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Nel 2004, Catherine Frot ha interpretato il personaggio di una madre indegna che maltratta i suoi due figli in “Vipère au fist”, nuovo adattamento di un classico della letteratura. Ma l’uscita del film non ha lasciato all’attrice bei ricordi…

La grande attrice Catherine Frot calca la sua figura sullo schermo da 49 anni, dalla sua prima apparizione con Alain Resnais in Mio zio dall’America.

Nominata dieci volte ai César, vinse due volte la preziosa statuetta. Nel 1997, come miglior ruolo non protagonista nel formidabile Air de famille di Cédric Klapisch. Ha anche interpretato lo stesso ruolo toccante, quello di Yoyo, la cognata nunuche, che aveva interpretato sul palco nello spettacolo. Nel 2016 è stato il César della migliore attrice per Marguerite.

Se l’attrice si è spesso distinta in ruoli comici, con grande successo infatti, è anche protagonista di film drammatici, come Vipère au fist, adattamento del classico della letteratura di Hervé Bazin.

In quest’opera realizzata dal compianto Philippe de Broca, morto l’anno dell’uscita del film, nel 2004, Catherine Frot svolge un ruolo importante, quello di Mme Rézeau, detta “Folcoche”, moglie di un Jacques Villeret incaricato di dargli la risposta. Un personaggio spaventoso e indegno di una madre, che maltratta i suoi due figli.

“Volevo andare verso cose un po’ demoniache, fuori dalla norma, addirittura teatrali” confidò, parlando della sua preparazione per questo ruolo, che un tempo era stato meravigliosamente interpretato da Alice Sapritch.

“È stato molto duro ciò che mi è stato rilanciato”

In un programma En apart, datato 2016 e trasmesso su Canal+, l’attrice ha parlato di riprese molto piacevoli nonostante la durezza del soggetto. Ma l’accoglienza del film e le critiche della stampa furono pessime.

“È stata la stampa a dire: ‘Ma cosa ci fa Catherine Frot in questo film?’. Ero molto infelice quando è uscito il film, è stato molto duro quello che mi è stato rispedito, un assoluto abuso, che errore… . Beh, è ​​vero che Alice Sapritch in TV aveva lasciato il segno, aveva un viso brillante… Ma era un’altra cosa, il tempo era passato. […]”

«Non abbiate paura, signora Frot!»

E da specificare che è stata inondata di posta dopo l’uscita del film. “Non ho mai ricevuto così tante lettere in vita mia come per questo film. Lettere di adolescenti… “Madame Frot, non abbia paura, non vogliamo farle del male […]“C’era una compassione impressionante per me e per il personaggio, perché a quell’età ci mescoliamo”.

Tuttavia, Viper in the Fist si è comportato piuttosto bene al botteghino, attirando 1,2 milioni di spettatori. Una figura tutt’altro che disonorevole, e che non pochi film potrebbero invidiare.

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