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Nasser Bourita: “Quello che è successo in Lussemburgo è un non-evento”

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“In primo luogo, come ha chiarito il comunicato della Farnesina, non commenteremo mai il merito della decisione perché non ci riguarda, dato che non siamo stakeholder.

Ci sono due parti, una riguardante la vicenda del Sahara marocchino. E l’altro riguarda i rapporti commerciali con l’Ue.

La parte relativa al Sahara marocchino, annunciata in Lussemburgo, non è un evento. Per quello ?

In primo luogo, perché la questione del Sahara ha un proprio quadro di discussione, che è quello del Consiglio di Sicurezza e dell’ONU e di nessun altro.

Non possiamo usurpare la competenza degli organi delle Nazioni Unite. La vicenda del Sahara ha una sua cornice esclusiva che è il Consiglio di Sicurezza.

Non è quindi compito né di un organo giudiziario regionale, né di alcun giudice.

Inoltre apro qui una parentesi, per dire che è strano che i giudici, avendo emesso la sentenza il 4 e terminando il loro mandato il 6, almeno sei se ne siano andati. Questo è un fatto che può essere messo in discussione. Tra i sei, anche lo stesso presidente del tribunale ha visto il suo mandato il 6 mentre la sentenza è stata emessa il 4. Quindi, per quanto riguarda la giurisdizione, è chiaro quale parte possa pronunciarsi sulla questione del Sahara. Per quanto riguarda la dinamica, anche questo è chiaro. Questa è la dinamica guidata da Sua Maestà il Re. È la dinamica di sostegno alla sovranità del Marocco, alla sua integrità territoriale e al Piano di Autonomia. Questo è tutto quello che c’è.

Oggi 19 paesi dell’Unione Europea esprimono il loro sostegno a questa posizione. Paesi importanti sia per il loro legame con la regione, come Francia e Spagna, sia per il loro peso all’interno dell’Unione Europea. È il caso, tra gli altri, di Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Ungheria, Repubblica Ceca, Austria. Questo sostegno si è riflesso anche nell’apertura di numerosi consolati di altri paesi. Il sostegno alla sovranità del Marocco è stato espresso anche dalle grandi potenze e dai paesi che sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Quindi, lo ripeto, quanto emerso in Lussemburgo non è un evento e non ha assolutamente alcun impatto sulla questione del Sahara.

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