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Hezbollah afferma di sostenere gli sforzi del Libano per il cessate il fuoco

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Hezbollah afferma di aver chiesto ai suoi combattenti di non mettere in pericolo le forze di pace

Hezbollah ha detto lunedì di aver vietato ai suoi combattenti di attaccare i soldati israeliani di stanza “dietro una postazione militare della Forza ad interim delle Nazioni Unite (UNIFIL)” nel sud del Libano, per non mettere in pericolo le forze di pace.

Domenica l’UNIFIL, schierata al confine tra Israele e Libano, ha detto di sì “profondamente preoccupato per le recenti attività dell’esercito israeliano nelle immediate vicinanze” da una delle sue posizioni vicino al villaggio di confine libanese di Maroun Al-Ras, chiamandoli“estremamente pericoloso”.

Il movimento sciita assicura nel suo comunicato che i suoi combattenti “Domenica ho osservato movimenti non convenzionali delle forze nemiche israeliane dietro una posizione militare dell’UNIFIL” vicino a Maroun Al-Ras.

Ha detto di aver ordinato ai suoi uomini di farlo “non interveniamo di fronte a questi movimenti per proteggere la vita dei soldati UNIFIL” e accusato Israele di“cercando di usare le forze UNIFIL come scudi umani”. Contattata dall’Agence France-Presse, l’UNIFIL non ha risposto immediatamente.

Domenica si è pronunciata l’UNIFIL “è inaccettabile compromettere la sicurezza delle forze di pace delle Nazioni Unite che svolgono i compiti loro affidati dal Consiglio di Sicurezza”ricordando “tutti gli attori hanno l’obbligo di proteggere il personale e le risorse delle Nazioni Unite”.

Ha annunciato “mantenete le vostre posizioni”nonostante una richiesta dell’esercito israeliano “spostane qualcuno” di loro, esortando “Libano e Israele attuano la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza, l’unica soluzione praticabile per portare stabilità nella regione”.

Questa risoluzione, che ha segnato la fine della precedente guerra tra Israele e Hezbollah nel 2006, stabilisce che solo le forze di mantenimento della pace delle Nazioni Unite e l’esercito libanese possono essere schierati nel Libano meridionale.

Nonostante questa risoluzione, il movimento islamico armato è presente in questa regione dal 2006, dove sono mobilitati circa 10.000 peacekeeper.

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