Per sostituire un approccio per tentativi ed errori, Veronique Van Speybroeck, attraverso le sue ricerche, ha permesso di sviluppare un metodo preciso, che consiste nel mappare il comportamento dei catalizzatori su scala nanometrica.
Il professore, ingegnere civile e fisico di formazione, utilizza modelli computerizzati per prevedere quali materiali possono agire da catalizzatori e quali condizioni (temperatura o umidità, combinazione di elementi chimici che possono avere un effetto considerevole sulle prestazioni del catalizzatore, ecc.) dare i migliori risultati.
Con la sua ricerca, Veronique Van Speybroeck ha stabilito un collegamento diretto tra la ricerca fondamentale e il mondo applicato, sviluppando modelli teorici da utilizzare nel mondo reale. Questi modelli gettano le basi per nuovi catalizzatori e nanomateriali che in futuro potrebbero, ad esempio, catturare un gas serra come la CO2 e convertirlo in sostanze chimiche circolari, immagazzinare in modo efficiente l’idrogeno verde per il trasporto o rilevare o catturare inquinanti volatili nell’aria. Fondazione.
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