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Giornata Mondiale delle Cure Palliative | La morte, questa realtà impossibile da ignorare

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Immagina per un momento: la persona amata è alla fine della sua vita e tu trascorri del tempo con lei. Gli tieni la mano, ma le parole ti mancano. Migliaia di abitanti del Quebec vivono ogni anno questo momento, spesso senza essere preparati.


Inserito alle 1:17

Aggiornato alle 15:00

Marcel Pennars

Volontario di sostegno presso la fondazione PalliAmi, candidato al premio Volontario del Canada nella categoria Thérèse-Casgrain alla carriera

E se potessimo trasformare questi ultimi momenti in momenti di pace, riconciliazione e persino bellezza? È possibile e ne sono testimone da 37 anni come volontario.

Fu nel 1976, quando morì mio padre, che capii per la prima volta cosa fossero le cure di fine vita. All’epoca il termine “cure palliative” non era ancora comune, ma è esattamente ciò che ricevette mio padre.

Era circondato da un sacerdote, da un’infermiera e dalla sua famiglia, tutti attenti al suo benessere, sia fisico che morale. Questa esperienza ha gettato un seme che è germogliato anni dopo, portandomi a collaborare con la fondazione PalliAmi nel 1987.

Ma oggi cosa intendiamo esattamente per cure palliative? Si tratta infatti di un approccio globale volto ad alleviare il dolore, ma anche a fornire conforto, dignità e serenità alle persone in fin di vita e ai loro cari. Alla Fondazione portiamo questo tocco umano in varie forme: a volte offrendo a un paziente l’opportunità di farsi pettinare, ascoltare un’esibizione musicale o beneficiare di un massaggio, a volte ascoltando attentamente i suoi ricordi.

L’importanza di aprire il dialogo

Nel corso degli anni ho imparato che la chiave sta nelle parole. Parlare di fine vita non è facile e spesso resta un tabù. Tuttavia, è di fondamentale importanza. Non si tratta di renderlo un argomento pesante e ansiogeno, ma piuttosto di parlarne in modo semplice e di non aspettare il momento in cui ci confrontiamo con questa difficile realtà per esprimere i nostri desideri.

Negli ultimi decenni ho accompagnato centinaia di persone e i loro cari. Ho visto i pazienti andarsene in pace, circondati dai loro cari. Ho sentito addirittura un paziente confidarmi di aver appena vissuto uno dei momenti più belli della sua vita, direttamente nel reparto di cure palliative dell’ospedale Notre-Dame del CIUSSS Centro-Sud. Tuttavia, per alcuni, arrivare alle cure palliative è molto difficile, soprattutto se non se ne è mai parlato. Alcune persone, di fronte a questa fase difficile, semplicemente non vogliono parlare dei propri bisogni e desideri, il che a volte rende difficile fornire il supporto offerto loro per addolcire questi momenti.

Fare volontariato con le persone in fin di vita mi ha insegnato l’umiltà, l’importanza dell’ascolto, il valore della presenza. Questi momenti, per quanto difficili, possono avere un significato e una bellezza profondi.

In questa Giornata delle Cure Palliative, vi invito ad aprire un dialogo con i vostri cari. Non aspettiamo l’ultimo momento per parlare dei nostri desideri con la famiglia e gli amici. Demistificando le cure palliative e incoraggiando queste conversazioni essenziali, possiamo migliorare collettivamente la qualità della vita di coloro che si avvicinano alla fine e fornire un valido supporto ai loro cari. La morte non è grandiosa, ma è allo stesso tempo eccezionale. Questa è una realtà che non può essere ignorata, quindi parliamone.

Cosa ne pensi? Partecipa al dialogo

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