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“Se non combattiamo nei territori, andiamo verso il disastro”: il partito socialista vuole riprendere la campagna

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l’essenziale
Sabato scorso gli eletti socialisti del Gers si sono incontrati ad Auch con gli attivisti e Lotois ha eletto come ospite il funzionario Rémi Branco. Il loro messaggio è riconquistare i territori rurali dove la sinistra si è trovata in difficoltà durante le ultime elezioni.

Anche il Gers PS è in ordine di battaglia. Dopo il grande raduno convocato da Carole Delga a Bram nell’Aude il 28 settembre, durante il quale si sono riunite numerose personalità socialiste contrarie all’attuale leadership di Olivier Faure, anche gli eletti del Gers hanno affilato le armi.

Per fare questo, hanno invitato Rémi Branco a incontrare gli attivisti del Gers sabato 5 novembre. Quest’ultimo, vicepresidente del consiglio dipartimentale del Lot e capo di gabinetto di Stéphane Le Foll quando quest’ultimo era ministro dell’Agricoltura, è venuto a discutere del suo libro pubblicato all’inizio dell’anno “Lontano dalle città, lontano dal cuore: la sinistra vuole tornare in campagna?”

“La parzialità del libro è dire che se la sinistra non si rende conto che è meno udibile nei territori, se non lottiamo nei territori, andiamo verso la catastrofe. Abbiamo bisogno di un risveglio nazionale della sinistra, noi Dobbiamo presumere localmente che siamo di sinistra”, sostiene Rémi Branco.

“La strategia di Jean-Luc Mélenchon è pessima”

Dopo l’incontro all’Aude di Carole Delga, è stato il turno di quello di Raphaël Glucksmann e del suo movimento Place publique a La Réole in Gironda questo fine settimana, dove quest’ultimo ha mostrato la sua ambizione di condurre la sinistra “al potere”, liberandosi al tempo stesso di La France insoumise .

Rémi Branco, al pari degli eletti del Gers, è meno categorico. O più attento. “Dobbiamo lavorare per controbilanciare i discorsi eccessivi e oltraggiosi”, ha affermato, prendendo chiaramente di mira la LFI. “La strategia di Jean-Luc Mélenchon, cioè opporsi alle periferie e alle campagne, è negativa dal punto di vista elettorale. Dei 196 rappresentanti eletti dal PFN, ce ne sono solo 31 rurali. È necessario un riequilibrio a sinistra affinché il PS torni ad essere la forza forza motrice e riconquistare così le campagne.”

Proponendo, tra le altre, “tre idee forti” per questa riconquista. Lottare contro i deserti medici, affrontare il problema abitativo che esiste anche nelle zone rurali, sviluppare la presenza universitaria nelle campagne con campus collegati nelle città prefettizie, come ad Auch.

“Una sinistra al lavoro”

Oltre all’eletta in visita a Lotois, anche la responsabile del PS del Gers Charline Dumont ha constatato il declino della sinistra nelle campagne. “Il Gers è sempre stato una roccaforte socialista. Tuttavia, come in altri dipartimenti rurali, i punteggi del RN alle ultime elezioni sono alle stelle. E quanto più un villaggio è lontano dal centro cittadino, tanto maggiori sono i punteggi. Dobbiamo tornare indietro lì con i nostri attivisti.”

Bernard Pensivy, presidente dell’agglomerato di Auscitaine, si è rammaricato “del divario esistente tra metropoli e zone rurali, con i servizi pubblici per queste ultime ancora in forte declino”.

La vicepresidente della Regione Muriel Abadie vuole credere che “una sinistra plurale e operaia potrà riconquistare la gente delle campagne. Siamo in una buona dinamica, dobbiamo continuare ad essere in azione”.

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