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Padre di famiglia, uomo “dal cuore grande”… Chi era Nessim Ramdane, l’autista del VTC ucciso da un 14enne a Marsiglia?

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Padre di tre figli

Quest’uomo di 36 anni, padre di due gemelli di 11 anni e di una bambina di 4 anni, che viveva a Saint-Zacharie, nel Var, svolgeva tre lavori per sostenere la sua famiglia, tra cui quello di autista VTC , riferisce “Il Parigino”.

Quella notte, dopo aver accettato un passaggio a Marsiglia, due persone sono salite sul suo veicolo, tra cui un giovane di 14 anni accusato di aver eliminato un’altra persona in un contesto di vendetta. Mentre si dirigono verso la città di Félix Pyat, i due passeggeri credono di riconoscere il loro obiettivo e poi chiedono all’autista di fermarsi ad aspettarli. Ma quest’ultimo si rifiuta di collaborare. Il minore di 14 anni “tira fuori la sua 357 Magnum che aveva alla cintura e gli spara mortalmente alla nuca”, secondo le parole del pubblico ministero di Marsiglia.

Appassionato di calcio

La sua morte provocò un’onda d’urto, soprattutto nel mondo del calcio amatoriale. Appassionato di calcio fin dall’infanzia, Nessim Ramdane ha giocato in diversi club regionali: a Endoume, Athlético de Marsiglia, Fos-sur-Mer, Carnoux, Saint-Zacharie e Six-Fours-les-Plages (Var ), riferisce BFMTV. Da giovane, secondo “La Provence”, ha avuto anche dei provini con l’Olympique de Marsiglia.

“La nostra tristezza è all’altezza dell’immagine di quest’uomo, retto e rispettoso, i cui valori hanno sempre suscitato l’ammirazione di coloro che lo conoscevano”, ha scritto su Facebook Club Fabrice Coulomb, direttore sportivo del Carnoux Football.

“Nessim era una persona dal cuore grande e un giocatore eccezionale. È stato al club dal 2016 al 2018, lasciando un segno forte con il suo carattere forte, ma anche con il suo lato affettuoso e rispettoso. Sempre pronto a bagnarsi la maglia, è riuscito a conquistare la stima di tutti”, secondo il suo ex club, l’ES Fos-sur-Mer.

Un educatore “premuroso”.

Oltre che un giocatore, Nessim Ramdane è stato un educatore “premuroso”, che trasmetteva la sua passione ai giovani. “Giocatore, capitano, educatore, direttore tecnico… Qualunque fosse il suo ruolo, è stato un esempio per i suoi soci, lo staff, i ragazzi che supervisionava…”, testimonia il distretto del Var in un omaggio pubblicato su Facebook.

“Era una persona come si incontra raramente”

“Non lasceremo che il suo nome cada nell’oblio. “Era una persona come quella che raramente si incontra”, dice uno dei suoi amici più cari a “La Provence”.

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