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Petrolio iraniano, possibile bersaglio della ritorsione israeliana? – Liberazione

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Conflitto israelo-palestinesefascicolo

Ancor prima che si concretizzasse, questa opzione aveva già scosso i mercati energetici e sollevato il timore che una guerra in Medio Oriente potesse minacciare le forniture globali di petrolio.

Il mondo attende con ansia la risposta di Israele, dopo che martedì 1 ottobre l’Iran ha lanciato quasi 200 missili contro il suo territorio, in risposta alla campagna militare condotta dallo Stato ebraico contro Hezbollah in Libano. Sebbene alcuni missili siano penetrati nelle difese israeliane, i danni sono stati limitati. Ma il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avvertito che Israele non ha altra scelta se non quella di reagire. Tra i possibili obiettivi, lanciamissili, installazioni nucleari o personalità di alto rango, come i consiglieri della Guida suprema Ali Khamenei. Ma Israele potrebbe soprattutto scegliere di prendere di mira le infrastrutture petrolifere iraniane. Ancor prima che si materializzasse, questa opzione di ritorsione ha già scosso i mercati energetici e sollevato il timore che una guerra in Medio Oriente possa minacciare le forniture globali di petrolio.

Interrogato sull’argomento dai giornalisti alla Casa Bianca, il presidente americano Joe Biden ha dichiarato giovedì 3 ottobre di sì “in discussione” con Israele sull’opportunità di attacchi contro le infrastrutture energetiche di Teheran. La lente

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