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Quello che sappiamo della morte di quattro migranti, tra cui un bambino di due anni, nel tentativo di attraversare la Manica

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Sabato 5 ottobre quattro persone, tra cui un bambino di due anni, sono morte in due distinti tentativi di attraversare la Manica. Le autorità chiedono di “trovare soluzioni” per evitare nuove tragedie.

Due nuove tragedie migratorie nella Manica. Un bambino di due anni, due uomini e una donna, sono morti questo sabato, 5 ottobre, schiacciati in piccole imbarcazioni, una al largo di Boulonnais e un’altra a Calaisis, mentre cercavano di raggiungere l’Inghilterra.

• Un bambino morto e uno ferito in una prima tragedia

Un primo intervento d’urgenza è avvenuto sabato a inizio giornata tra le 8 e le 9. La prefettura marittima ha denunciato un’imbarcazione sovraccarica, con quasi 90 persone a bordo, che aveva chiesto soccorso dopo un’avaria al motore.

I servizi di emergenza hanno recuperato 14 persone a bordo, compreso il bambino morto, oltre a una persona ferita. L’adolescente di 17 anni è stato trasportato in aereo all’ospedale di Boulogne-sur-Mer a causa delle ustioni alle gambe, ha riferito il prefetto del Pas-de-Calais, Jacques Billant.

Secondo la stessa fonte, gli altri passeggeri della barca avrebbero proseguito il viaggio verso l’Inghilterra. La prefettura marittima precisa che non si tratta di un naufragio. Secondo i primi elementi, il bambino è stato “schiacciato”, ha indicato il pubblico ministero di Boulogne-sur-Mer, Guirec Le Bras.

• Tre morti durante un secondo intervento

La seconda operazione di salvataggio ha riguardato un’imbarcazione salpata dalle coste di Calaisis e sulla quale si trovavano, secondo il prefetto, 83 migranti. Fu su questa barca che furono ritrovate e dichiarate morte le altre tre persone inanimate.

Si tratta di due uomini e una donna di circa 30 anni, “probabilmente schiacciati, soffocati e annegati durante la fuga, nei 40 centimetri d’acqua presenti sul fondo del gommone”, secondo il prefetto.

Di queste tre vittime adulte, una è vietnamita e due sono di “origini africane”, mentre il bambino morto nella prima imbarcazione è nato in Germania da madre somala, secondo la procura, che ha annunciato l’apertura di due distinte indagini.

Il prefetto spiega inoltre che dei guasti al motore hanno provocato il panico facendo cadere in acqua diversi passeggeri, ma che “per fortuna sono riusciti a salvarsi tutti”. Tutti i passeggeri di questa seconda imbarcazione furono finalmente presi in carico dalle pattuglie.

• Sabato sono stati salvati in mare 237 migranti

Molti migranti tentano di attraversare la Manica da quando le condizioni meteorologiche sono migliorate giovedì sera, precisa il prefetto, stimando che attualmente “la pressione è molto alta su tutta la costa”, dal Nord alla Somme passando per il Pas-de- Calais.

Solo sabato 5 ottobre, secondo la prefettura marittima, sono state salvate in mare 237 persone e da giovedì sera la polizia ha sventato 31 tentativi di traversata. “Le imbarcazioni sono sovraccariche, sono di scarsa qualità, sgonfie, senza pavimento, poco motorizzate e senza giubbotti di salvataggio per tutti gli occupanti”, ha lamentato il prefetto.

Ha denunciato anche il comportamento dei trafficanti che, “per garantire i loro profitti (…) non hanno esitato a separare i bambini piccoli dai genitori ai quali non hanno consentito l’accesso alla barca, mentre l’unico bambino era stato portato via con la forza nella barca”.

• “Trovare soluzioni” per evitare nuove tragedie

Il primo ministro Michel Barnier ha raccontato i tragici eventi in un post su X questo sabato. Ha inoltre espresso le sue “condoglianze alle famiglie delle vittime” e ha elogiato “l’azione dei servizi di emergenza, senza i quali il bilancio delle vittime avrebbe potuto essere ancora più pesante”.

“Questa nuova tragedia mostra chiaramente la necessità di lottare instancabilmente contro le reti di trafficanti che sfruttano il disagio umano e anche di trovare soluzioni per impedire a chiunque di tentare queste pericolose traversate. So di poter contare sulla determinazione di Bruno Retailleau e Fabrice Loher lavorare lì”, continua Michel Barnier.

“Un dramma terribile che deve renderci tutti consapevoli della tragedia che si sta consumando. I trafficanti hanno il sangue di queste persone sulle loro mani e il nostro governo intensificherà la lotta contro queste mafie che si arricchiscono organizzando questi attraversamenti della morte”, ha scritto. Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau su X.

Prima degli eventi di sabato, una serie di naufragi avevano già reso il 2024 l’anno più mortale nella Manica dall’inizio del fenomeno delle traversate a bordo di gommoni nel 2018, con il bilancio che aveva raggiunto almeno 46 morti.

Recentemente è stato ritrovato il corpo di un altro migrante, portando a 51 il bilancio dei quattro morti di sabato secondo Jacques Billant.

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