Il presidente dell’UCI difende la decisione di proseguire i Mondiali dopo la morte di Muriel Furrer: “Fermarsi non è il modo migliore per renderle omaggio”
Per David Lappartient, continuare questi Mondiali è stata la soluzione migliore, precisando tuttavia che “gli eventi non possono continuare come se nulla fosse accaduto”.
Pubblicato il 28/09/2024 alle 14:17
David Lappartient, presidente dell’Unione ciclistica internazionale (UCI), era presente a una conferenza stampa questo sabato mattina, il giorno dopo la morte della ciclista svizzera Muriel Furrer, 18 anni, durante i Campionati del mondo di ciclismo a Zurigo.
“L’incidente di Muriel Furrer riguarda tutti noi”, ha detto Lappartient. “Pensiamo alla sua famiglia, ai suoi amici, a Swiss Cycling, all’intera comunità ciclistica… Questi Mondiali avrebbero dovuto essere una festa ed è diventata una tragedia. Ci sentiamo tutti male. »
Alla domanda sulla possibilità di non proseguire con i Mondiali, ha spiegato: “Non pensavamo che fermare i Mondiali sarebbe stato il modo migliore per rendere omaggio a Muriel”. “Dopo un incontro abbiamo deciso insieme che non sarebbe stato saggio interrompere le gare. Tuttavia è ovvio che gli eventi non possono continuare come se nulla fosse accaduto. » Di conseguenza, le cerimonie di vittoria sono state semplificate, includendo un minuto di silenzio e nessun inno nazionale per il vincitore.
Muriel Furrer, 18 anni, è caduta tragicamente giovedì in un bosco durante la corsa su strada femminile junior ed è morta venerdì in un ospedale di Zurigo per gravi ferite alla testa. “Non sappiamo esattamente cosa sia successo”, continua Lappartient, che non vuole commentare ulteriormente la situazione a causa delle indagini in corso. “È compito della polizia e delle autorità locali stabilirlo. Mi fido di loro e non voglio trarre conclusioni. »
Questa morte ha riacceso anche il dibattito sul divieto degli auricolari, in vigore durante questi campionati del mondo. L’UCI vuole estendere questa misura ad altre competizioni nella speranza di suscitare più entusiasmo. Sebbene i corridori ed i team sottolineino l’importanza della radio per ragioni di sicurezza, Lappartient ha ricordato che ci sono stati anche degli incidenti legati al suo utilizzo e che è ancora troppo presto per stabilire se una radio ci avrebbe permesso di ritrovare Furrer più velocemente. I media svizzeri hanno riferito che l’elicottero che ha portato Furrer in ospedale è decollato solo un’ora dopo la fine della gara.
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