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gas senza effetto serra

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Dietro c’è il futuro del cosiddetto gas fossile “naturale”. Proveniente da fonti rinnovabili, si prevede che il biogas lo sostituirà con, di conseguenza, una migliore impronta di carbonio e una maggiore indipendenza energetica.

Questo articolo proviene dalla rivista Les Dossiers de Sciences et Avenir n°219 di ottobre/dicembre 2024.

I “lavoratori del gas” parlano di “terza rivoluzione”. “Nel XIX secolo, il gas di città veniva prodotto da fabbriche alimentate a carbone nel cuore delle città francesi. Poi, nel corso del XX secolo, è diventato più economico importare gas naturale dalla Norvegia, dall’Algeria o dalla Russia. Con il biometano, stiamo tornando alla produzione locale del tutto indipendente dai rischi geopolitici.riassume Thierry Trouvé, ex direttore generale di GRTgaz.

Secondo lo scenario del gestore della rete nazionale del gas, nei prossimi trentacinque anni i consumi diminuiranno da 470 a 320 terawattora (TWh). Per quello ? Perché l’elettricità la sostituirà sempre più. Pertanto, il riscaldamento a gas, che equipaggia ancora un terzo delle case individuali e la metà di quelle collettive, verrà gradualmente sostituito dalle pompe di calore. E il gas naturale sarà soppiantato dal biometano, o biogas, che ha il vantaggio di provenire da fonti rinnovabili: scarti agricoli, liquami, biomasse, ecc. L’utilizzo di questa risorsa permette di ridurre, o addirittura eliminare, l’uso di gas fossile e di ridurre dell’80% le emissioni di gas serra del settore. Nel 2050, la Francia potrebbe fare a meno del gas naturale russo, algerino o del Qatar. Grazie a quattro nuove fonti di “biogas”.

Leggi ancheThierry Trouvé: “Stiamo entrando nella terza rivoluzione del gas”

Metanizzazione

È la tecnologia più matura. I rifiuti verdi, i liquami zootecnici e i fanghi provenienti dagli impianti di trattamento delle acque reflue possono essere trattati in digestori dove la materia organica viene scomposta da microrganismi per produrre metano. I residui vengono sparsi sui campi come ammendante organico. Nel 2023 questo settore produrrà 6 TWh. Una cifra che, al ritmo attuale, sarà moltiplicata per cinque entro il 2030.

Oggi ci sono 695 metanizzatori e 580 attualmente in fase di sviluppo.[…]

Maggiori informazioni su sciencesetavenir.fr

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