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cos’è lo shock anafilattico da cui è morto l’attore 72enne?

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Portato via da un’allergia devastante. Un monumento del cinema francese è morto la sera di giovedì 3 ottobre. Figura di spicco della troupe Splendid, attore geniale e regista di talento, Michel Blanc è morto all’età di 72 anni.

Se i primi elementi trasmessi alla stampa menzionassero un “infarto” come causa della morte, l’attore di Les Bronzés e Tenue de soir sarebbe più precisamente morto, secondo BFM TV, per le conseguenze di shock anafilattico, “un attacco allergico reazione rara, ma grave, che ha preso la forma dell’edema di Quincke”, precisano i media televisivi.

Come spiegato in un articolo dell’Istituto nazionale di sanità e ricerca medica (Inserm), lo shock anafilattico costituisce “la forma più grave di anafilassi”, che è essa stessa “la manifestazione più grave di allergia”. Si tratta quindi semplicemente della reazione allergica più grave e più pericolosa per la salute, che secondo la rivista Santé può colpire circa il 5% delle persone affette da allergie.

L’anafilassi è spesso causata da una reazione eccessivamente intensa del corpo all’esposizione a un allergene. “Lo shock anafilattico è una risposta immunitaria anormale all’intrusione nell’organismo di un agente allergenico a cui la persona è particolarmente sensibile”, spiega il dottor Marc Perrussel, venereologo e dermatologo, citato dalla rivista Santé. Questa reazione è particolarmente rapida poiché “si verifica entro i minuti o le ore successivi al contatto con l’allergene causale.”

Secondo l’Inserm sono tanti gli allergeni diversi che possono provocare questo tipo di reazioni, ma l’ente pubblico precisa che il 60% dei casi di shock anafilattico sono causati da un’allergia alimentare. Tra gli allergeni più spesso individuati troviamo alcuni grandi classici: latte, uova, sesamo, crostacei, pesce e frutta secca.

Gli altri due principali tipi di allergeni che causano queste reazioni sono rispettivamente i veleni di imenotteri (api, vespe, calabroni) e i farmaci, che corrispondono ciascuno al 16% delle diagnosi mediche di shock anafilattico. Nel caso di Michel Blanc, sembra che sia stato un farmaco, e più precisamente, secondo BFM TV, “un mezzo di contrasto utilizzato durante una visita medica”, a provocare la reazione allergica.

A livello fisiologico, lo shock anafilattico corrisponde quindi ad una risposta incontrollata dell’organismo a questa esposizione ad un allergene. L’Inserm spiega che questa risposta è in realtà “un’attivazione inappropriata delle cellule del sistema immunitario, dei mastociti dei tessuti e dei basofili del sangue, che provoca in pochi secondi/minuti un massiccio rilascio di istamina, la molecola all’origine dei sintomi”.

Particolarmente spettacolari, possono rapidamente assumere proporzioni molto serie. La rivista Santé menziona così una moltitudine di manifestazioni fisiologiche “respiratorie (attacco d’asma), otorinolaringoiatriche (rinite), oftalmologiche (congiuntivite), cardiache (alterazione della frequenza cardiaca), cutanee (angioedema, orticaria diffusa), digestive (vomito, dolori di stomaco), neurologico (fastidio, sincope, ecc.)”.

Come indica l’Inserm, questi sintomi compaiono molto spesso entro i minuti successivi al contatto con l’allergene e poi tendono a peggiorare. Gli shock anafilattici costituiscono quindi un’emergenza medica assoluta, che deve essere trattata il più rapidamente possibile.

L’istituto di servizio pubblico aggiunge che esiste un solo trattamento d’emergenza per questo tipo di reazioni: l’iniezione intramuscolare di adrenalina, come conferma la Swiss Medical Review. Questo deve essere seguito dal ricovero in ospedale e possono poi essere somministrate al paziente altre sostanze (corticosteroidi, antistaminici) per alleviare i sintomi.

Il rischio maggiore legato all’anafilassi riguarda però la gravità che possono assumere rapidamente. Così, nel caso di Michel Blanc, secondo BFM TV, lo shock anafilattico ha assunto in pochi minuti “la forma di un edema di Quincke”, vale a dire un improvviso gonfiore delle mucose interne (lingua e gola) che ha poi causato arresto cardiaco. Nonostante il rapido intervento, i servizi di emergenza non sono stati successivamente in grado di rianimare l’attore.

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