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Libia, primo fornitore di petrolio dell’Italia nei primi sette mesi del 2024

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Nel corso dei primi sette mesi del 2024, i dati dell’Unione Energetica per la Mobilità (Unem) sulle importazioni di greggio in Italia dipingono un quadro interessante e complesso delle dinamiche del commercio internazionale. In testa alla classifica dei Paesi fornitori c’è la Libia, che si conferma il principale esportatore di petrolio verso l’Italia anche nel secondo trimestre dell’anno in corso. Tra gennaio e luglio l’Italia ha importato un totale di 7,39 milioni di tonnellate di greggio libico, pari al 22,3% del totale nazionale. Questa cifra rappresenta una crescita significativa del 28,6% rispetto all’anno precedente, evidenziando l’importanza della Libia come partner strategico per l’approvvigionamento energetico, nonostante la fragile situazione politica interna. Questa cifra probabilmente diminuirà nel trimestre in corso a causa del blocco petrolifero in Libia durato tutto settembre.

Seguono i paesi dell’ex Unione Sovietica, in particolare Azerbaigian e Kazakistan, che insieme hanno esportato verso l’Italia 10,63 milioni di tonnellate di petrolio greggio, ovvero il 32% delle importazioni totali. Questi paesi mostrano però andamenti divergenti: mentre le importazioni dall’Azerbaigian sono diminuite del 13,8%, quelle dal Kazakistan hanno registrato una crescita significativa, pari al 29,7%, evidenziando il rafforzamento dei rapporti energetici tra l’Italia e quest’ultimo. La terza grande area geografica è il Medio Oriente, con l’Iraq che esporta 3,03 milioni di tonnellate, ovvero il 9,1% del totale, nonostante un calo del 30,9% rispetto al 2023. Segue l’Arabia Saudita con 2,15 milioni di tonnellate, ovvero il 6,5% del totale. ma anche qui si registra un calo significativo, pari al 23,8%. Complessivamente l’import da tutta l’area mediorientale è stato pari a 5,48 milioni di tonnellate, pari al 16,5% dell’import italiano, ma con una contrazione del 27,1%.

Un’altra area degna di nota è l’Africa, che ha fornito il 35,9% del petrolio greggio importato dall’Italia nel 2024, per un totale di 11,94 milioni di tonnellate. La Nigeria emerge come il principale fornitore africano dopo la Libia, con 2,1 milioni di tonnellate e un aumento del 31,3%. Anche i paesi meno tradizionalmente noti per le loro esportazioni di petrolio, come il Ghana e il Camerun, hanno mostrato un ruolo crescente, con un aumento rispettivamente del 104,3% e del 42,3% nelle loro esportazioni verso l’Italia. Un dato interessante, infine, riguarda le importazioni dagli Stati Uniti, che ammontano a 3,21 milioni di tonnellate, pari al 9,7% del totale delle importazioni italiane. Anche se rispetto all’anno precedente si è registrato un calo del 14,7%, gli Stati Uniti rimangono un importante fornitore. Nel complesso, il 2024 ha visto un leggero calo complessivo delle importazioni di greggio verso l’Italia rispetto al 2023, con un calo del 3,3%.

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