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Il calo delle emissioni di gas serra in Francia rallenta nel secondo trimestre del 2024

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Una centrale elettrica a carbone / Immagine: No Glory Images.

Le emissioni di gas serra sono diminuite “nel secondo trimestre a un ritmo inferiore rispetto al primo”, annuncia l’associazione Citepa. Nel secondo trimestre del 2024 il calo registrato è del 2,1% rispetto allo stesso trimestre del 2023.

Le emissioni di gas serra (GHG) in Francia continuano la loro traiettoria discendente nel 2024. Secondo l’ultimo barometro Citepa, le emissioni sono diminuite del 2,1% nel secondo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Questa riduzione è in linea con la riduzione del 4,9% calo osservato nel primo trimestre del 2024, anche se rimane leggermente inferiore. Tra i settori che contribuiscono maggiormente a questa riduzione, l’elettricità gioca un ruolo determinante.

Evoluzione del settore elettrico

Il settore energetico, e più specificamente la produzione di energia elettrica, ha registrato una notevole riduzione delle proprie emissioni nella prima metà del 2024. Il rapporto Citepa evidenzia un significativo calo delle emissioni del 14% nel secondo trimestre del 2024, dopo una riduzione ancora più marcata del 16% nel primo trimestre. Questa performance è direttamente collegata alla quota crescente delle energie rinnovabili e del nucleare nel mix energetico francese. Allo stesso tempo, l’utilizzo dei combustibili fossili ha raggiunto il minimo storico, rappresentando solo l’1,4% della produzione elettrica, principalmente da gas, mentre le centrali termoelettriche fossili hanno quasi tutte cessato la loro attività.

L’evoluzione delle emissioni del settore elettrico riflette un continuo sforzo di decarbonizzazione avviato negli ultimi anni. La biomassa sostituisce le fonti termiche fossili e le rinnovabili si stabilizzano al 30% del mix elettrico.

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Altri settori in declino

Oltre all’elettricità, anche altri settori hanno contribuito alla riduzione delle emissioni nel 2024. I trasporti, il secondo maggiore emettitore, hanno registrato un calo dell’1,2% nel secondo trimestre, principalmente a causa delle minori emissioni dei veicoli diesel. Citepa basa i suoi calcoli sulla vendita di carburante. Anche l’industria manifatturiera ha contribuito con una riduzione del 2,6% nel secondo trimestre, dopo un calo più significativo nel primo trimestre (5%).

Il settore dell’edilizia, spesso influenzato dalla domanda di riscaldamento, ha invece visto il suo ritmo di riduzione rallentare nel secondo trimestre, con un calo pari solo allo 0,7%, dopo un calo del 6,8% nel primo trimestre. “La traiettoria di riduzione per raggiungere il nuovo obiettivo provvisorio di 270 MtCO2e [mégatonnes d’équivalent CO2, NDLR] nel 2030 escludendo i pozzi di carbonio (presentati nel 2023 a monte della futura SNBC3) implica una riduzione necessaria del 4,7% all’anno tra il 2022 e il 2030”. Tuttavia, solo nella prima metà del 2024, le emissioni sono state pari a 189 tonnellate di CO2e.

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