Nove sindacati e associazioni di pensionati hanno denunciato la decisione del governo di rinviare l’indicizzazione delle pensioni all’inflazione fino al 1° luglio 2025.
I sindacati dei pensionati si oppongono al governo. Il “gruppo dei 9” organizzazioni di pensionati “si ribella” contro la decisione dell’esecutivo di rinviare l’indicizzazione delle pensioni all’inflazione fino al 1 luglio 2025, stimando questo venerdì in un comunicato stampa che ciò “peggiorerà ancora una volta il potere d’acquisto dei pensionati.
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“Le nostre 9 organizzazioni hanno preso atto della decisione del governo di non aumentare le pensioni di base a partire dal 1° gennaio 2025, come richiede il codice della previdenza sociale”, scrivono i nove sindacati e associazioni di pensionati (CGT, FO, CFTC, CFE-CGC, FSU , Solidaires, FGR, LSR e UNRPA). Il rinvio di questa rivalutazione al 1° luglio, annunciato nel progetto di bilancio per il 2025, sarà fatto, dicono, “senza alcuna garanzia che avrà luogo poiché aumentano le pressioni per congelare completamente le pensioni di base nel 2025”.
“Le nostre 9 organizzazioni si ribellano contro questa misura che peggiorerà ancora una volta il potere d’acquisto dei pensionati che non avranno alcun aggiustamento per 18 mesi”, si legge nel comunicato stampa.
Aumento del CSG
I sindacati sottolineano che “da gennaio 2017 le pensioni sono aumentate solo del 13,6% a fronte di un’inflazione del 19,5%. Inoltre, i pensionati hanno perso l’equivalente di più di tre mesi di pensione e fino a 4,5 mesi per chi ha subito la Incremento CSG 2018.
“Questa misura è tanto più ingiusta in quanto allo stesso tempo il governo, nell’ambito della preparazione del PLFSS 2025 (bilancio della previdenza sociale, ndr), sta considerando diverse misure volte a mettere in discussione l’accesso alle cure, in particolare i più bisognosi fragile e il più antico: rimettere in discussione la cura di [affections longue durée]aumento delle franchigie, aumento della +moderazione+, aumento dei contributi delle assicurazioni sanitarie complementari”, affermano.
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