La giornalista dell’AFP Lucie Peytermann ha ricevuto il premio “Generale François Meyer” per la sua serie di indagini e rapporti sui cimiteri improvvisati dei bambini harki in Francia, che hanno spinto le autorità a intraprendere degli scavi con l’obiettivo di offrire loro una sepoltura dignitosa.
Questo premio è assegnato dalla Commissione Nazionale Indipendente per il Riconoscimento e la Riparazione dei Danni Subiti dagli Harkis (CNIH), questi musulmani francesi reclutati come ausiliari dell’esercito francese durante la Guerra d’Indipendenza d’Algeria (1954-1962), abbandonati dalla Francia alla fine fine del conflitto.
Decine di migliaia di loro e delle loro famiglie fuggirono dai massacri di rappresaglia in Algeria e furono ammassati in Francia in “campi di transito e riclassificazione” gestiti dall’esercito francese, in condizioni di vita deplorevoli. “Con questa indagine, ho voluto innanzitutto sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tragedia poco conosciuta dei bambini e neonati Harki, che sono morti in questi campi indegni e traumatici”, ha dichiarato Lucie Peytermann mentre riceveva il premio dalla presidente del CNIH Françoise. Dumas e l’accademico Jean-Marie Rouart, presidente della giuria. Nel 2020, un’indagine di Lucie Peytermann ha rivelato l’esistenza di un cimitero improvvisato sull’ex campo di Saint-Maurice-l’Ardoise (Gard), che ha portato nel marzo 2023 agli scavi effettuati dall’Istituto nazionale per la ricerca archeologica preventiva (Inrap ).
Alla fine di settembre vi è stata inaugurata una stele che porta il nome di una trentina di bambini Harki ivi sepolti. “Ora bisogna finalmente effettuare gli scavi nel cimitero improvvisato di Rivesaltes (Pirenei orientali), dove, secondo le statistiche che ho potuto compilare, sono morti 101 bambini, 86 dei quali avevano meno di un anno”, hanno affermato ha sottolineato. Nell’autunno del 2023, il governo ha annunciato il prossimo avvio di questi scavi.
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