DayFR Italian

La comunità internazionale chiede la riapertura dei pozzi petroliferi dopo l’accordo della Banca Centrale

-

La nomina del nuovo governatore della Banca Centrale della Libia, Naji Issa, e del suo vice, Marai al Barassi, ha ricevuto un’ampia accoglienza internazionale e spera che la produzione petrolifera del paese membro dell’OPEC+ possa ora tornare alla normalità. normale dopo un mese di pausa. L’accordo tra la Camera dei Rappresentanti (il forum legislativo eletto nel 2014 con sede a Bengasi) e l’Alto Consiglio di Stato (l’ex parlamento islamista che ora funge da “Senato” con sede a Tripoli), negoziato dalla Missione di sostegno delle Nazioni Unite a La Libia (UNSMIL), è vista come un passo cruciale per la stabilizzazione politica ed economica del Paese.

In un comunicato ufficiale, Unsmil ha sottolineato l’importanza di una leadership competente e responsabile per ripristinare la fiducia del popolo libico e rafforzare la credibilità della Banca Centrale nel contesto finanziario globale. La missione, guidata ad interim dalla diplomatica americana Stéphanie Koury, ha sottolineato anche la necessità di garantire un “passaggio regolare tra la vecchia e la nuova gestione”. L’UNSMIL ha ribadito le sue preoccupazioni per il blocco dei giacimenti petroliferi e l’interferenza nella produzione e nell’esportazione di petrolio, esortando le autorità libiche a porre fine a questi problemi. Le entrate petrolifere, secondo l’Onu, dovrebbero essere gestite attraverso un “quadro istituzionale adeguato, che garantisca trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse nazionali”. La missione ha inoltre accolto con favore il coinvolgimento costruttivo delle istituzioni libiche, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare verso un “processo politico inclusivo che porti il ​​Paese alle elezioni generali”.

Anche il governo dell’Egitto, un paese vicino che sostiene le autorità non riconosciute nella Libia orientale, ha espresso apprezzamento per l’accordo della Banca Centrale. Il ministero degli Esteri egiziano ha definito l’accordo “un passo positivo verso la stabilizzazione della situazione in tutta la Libia”. L’Egitto ha sottolineato il suo impegno a collaborare con partner regionali e internazionali per “sostenere il fraterno popolo libico e aiutarlo a realizzare le sue aspirazioni di stabilità e prosperità”. L’ambasciata americana in Libia ha accolto con favore la nomina del nuovo governatore e del suo vice, elogiando il processo che ha portato all’accordo tra la Camera dei Rappresentanti e l’Alto Consiglio di Stato. In una dichiarazione, l’ambasciata ha espresso la speranza che questa nomina contribuirà a “ripristinare la fiducia nella governance della Banca Centrale e a rafforzare la sua credibilità internazionale”. Gli Stati Uniti hanno sottolineato l’importanza di integrare l’alta dirigenza dell’istituto di credito con “la nomina di un consiglio di amministrazione composto da tecnici altamente qualificati e indipendenti”. Washington ha esortato tutti i partiti libici a mantenere uno “slancio positivo” e a raggiungere un consenso su un meccanismo di gestione delle entrate trasparente e responsabile, in modo che tutte le regioni del Paese possano trarne vantaggio.

L’accordo che ha portato alla nomina del nuovo governatore e vice governatore della Banca Centrale è stato formalizzato ieri con il voto della Camera dei Rappresentanti e il sostegno “a distanza” dell’Alto Consiglio di Stato guidato da Khaled al Mishri. Con 108 voti favorevoli alla Camera e 112 firme al Consiglio Superiore di Stato, l’accordo raggiunto il 25 settembre 2024 è stato effettivamente formalizzato ieri dalle due Camere del Parlamento libico. L’accordo in sette punti prevede non solo la nomina dei vertici della Banca, ma anche una serie di misure volte a garantire la stabilità e la trasparenza del settore economico libico. Tra i punti chiave, la nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione entro due settimane, l’impegno a collaborare con esperti legali e finanziari di alto livello, l’obbligo di rispettare il quadro istituzionale definito dall’accordo politico libico e la supervisione da parte dell’UNMIL nell’attuazione . delle decisioni.

Nonostante l’ampio sostegno internazionale, permangono sfide per garantire la piena attuazione dell’accordo e la stabilità a lungo termine della Banca Centrale. Alcuni rappresentanti libici, tra cui il presidente del Consiglio presidenziale, Mohamed Menfi, hanno espresso riserve su alcune clausole dell’accordo, come la nomina del consiglio di amministrazione della Banca Centrale. Tuttavia, altri membri del Consiglio di amministrazione, tra cui i vicepresidenti Abdullah al Lafi e Moussa al Kuni, hanno espresso il loro pieno sostegno alla nuova leadership della Banca. Un’altra questione da risolvere riguarda il bilancio unificato approvato dalla Camera dei Rappresentanti ma non ancora attuato. La comunità internazionale ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio unificato e trasparente nella gestione delle risorse della Libia, in particolare delle entrate petrolifere.

Leggi anche altre notizie su Nuove notizie

Clicca qui e ricevi aggiornamenti su WhatsApp

Seguici sui social network Nova News su TwitterLinkedIn, Instagram, Telegram

Related News :