Due volte all’anno, volontari e membri dell’associazione “SOS Laisse de mer” si mobilitano per pulire le spiagge dell’Hauts-de-France. Quasi 150 persone hanno partecipato a questa grande raccolta di rifiuti a Cayeux-sur-Mer (Somme) domenica 29 settembre 2024.
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Armata del suo sacco della spazzatura, di un paio di guanti e di un gilet arancione, Anouk cammina sulla spiaggia di Cayeux-sur-Mer (Somme). A nove anni, questo non è il suo primo tentativo. Raccoglie regolarmente la spazzatura con suo padre. “Ripulire la natura è il futuro“, riassume.
Questa domenica, 29 settembre, Anouk è una dei 150 volontari che parteciperanno a un’importante pulizia della spiaggia. Etichette e tappi di plastica, residui di reti da pesca, siringhe mediche, bastoncini di lecca-lecca, forchette… la raccolta è varia.
Dopo l’alta marea dell’equinozio, i membri dell’associazione “SOS Laisse de mer” (in riferimento a questa striscia di detriti depositati sulla spiaggia con le maree), si riuniscono due volte all’anno sulle spiagge del nord con lo scopo di pulire il litorale e avvertimento sull’inquinamento. L’associazione è stata creata nel 2018 su iniziativa dell’artista colorista Sophie Helene.
“Nel mio lavoro di artista ho scoperto molte cose sulla spiaggia che volevo condividere con il pubblico. Ciò che mi interessava erano i colori degli oggetti che scoprivamo, per assemblarli e creare opere d’artesmascherare Sophie Helene. Ma mentre facevo questo lavoro, mi sono subito spaventato per il ripetersi di alcuni sprechi. Mi sono interrogato sulla loro origine, ho imparato tantissime cose, ho capito che il guinzaglio da mare era la vita da spiaggia“.
Per un’ora e mezza questa domenica i volontari, divisi in cinque gruppi, hanno lavorato per raccogliere i rifiuti tra i ciottoli. Una volta raccolti i rifiuti, i volontari li posizionano su un grande telone blu per poterli differenziare più facilmente. “Esiste un gruppo dedicato alla caratterizzazione dei rifiuti“, spiega Pierre-Luc Lanteri-Minet, membro dell’associazione “SOS Laisse de mer”.
“Pulire le spiagge è una cosa virtuosa. Ma sapere da dove provengono i rifiuti, la loro tipologia, quali sono le fonti dei rifiuti di plastica, dà senso all’azione.“, stima il volontario. Una volta classificati in 35 categorie, i rifiuti vengono raccolti dal Comune. E i dati recuperati vengono trasmessi alla ONG Surf Rider. Vengono poi inseriti in un database internazionale che dà luogo ad un report annuale.
Ad esempio, una rete da pesca impiega 600 anni per disintegrarsi in natura, una bottiglia di plastica impiega dai 100 ai 1000 anni e la confezione di una caramella impiega cinque anni. Questa domenica, ilL’azione dell’associazione ha permesso di raccogliere 166 chili di rifiuti sulla spiaggia di Cayeux-sur-Mer. La prossima grande raccolta di rifiuti marini avrà luogo nel marzo 2025.
Con Ludmila Zie / FTV
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