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Corte d’assise di Perpignan – Processato per l’omicidio della compagna mediante incendio: richiesti 30 anni di reclusione con pena di sicurezza di 15 anni

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Joseph S., 57 anni, è sotto processo davanti alla Corte d’assise dei Pirenei orientali per l’omicidio della sua compagna avvenuto la notte tra il 20 e il 21 marzo 2021, la vittima è morta nell’incendio del loro appartamento che aveva appiccato al Moulin -à-Vent a Perpignan. Nel terzo e ultimo giorno del processo, mercoledì 24 aprile 2024, il procuratore generale ha presentato le sue osservazioni contro di lui.

“Questo è puro e semplice omicidio.”. L’ultimo giorno del processo davanti alla Corte d’assise dei Pirenei orientali, il procuratore generale Jean-Claude Miquel ne è pienamente convinto. Secondo i legali dei parenti della vittima, MSono Charles Saliès e Philippe Capsié che hanno denunciato “un crimine di immensa codardia”. Certo che Giuseppe S.’”sapeva che senza di lui la sua compagna non avrebbe potuto scendere le scale di questo edificio, che non era in grado di spegnere l’incendio” ma anche “che aveva il chiaro desiderio di ucciderla.” “Per distruggere tutto.” “Perché è umiliato, è una rottura definitiva, lei gli chiede di lasciare il locale e perché la frustrazione sessuale ha alimentato la sua rabbia”.

“È in preda a una rabbia fredda, anche se alcolizzata, nel momento in cui accende il fuoco” aggiunge l’accusa. “Lui sa quello che sta facendo. E lui esce di scena, abbandonando Madame al suo destino, per salvarsi la pelle. Senza cercare di salvarla. E chiedere una condanna a 30 anni di reclusione penale con 15 anni di sicurezza. Oltre ad una sanzione aggiuntiva di divieto di soggiorno nei Pirenei Orientali per 10 anni. Sapendo che l’imputato rischia l’ergastolo.

Il presidente decide di sospendere l’udienza questo mercoledì alle 12:30. Gli avvocati di Joseph S., MSono Héloïse Dulieu e Gérald Brivet-Galaup si alzeranno nel primo pomeriggio per difenderlo.

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