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un lavoratore cade per negligenza

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La negligenza porta il lavoratore nel vuoto

Nel 2014, un roofer è quasi morto cadendo dal ponte dove stava lavorando. Il Tribunale federale ha appena condannato due dirigenti dell’impresa generale interessata.

Pubblicato oggi alle 19:31

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Dieci anni fa, nella regione di Losanna, un’impalcatura mal fissata fece cadere nel vuoto un operaio. Il Tribunale federale ha appena dichiarato colpevoli di gravi lesioni personali per negligenza il direttore tecnico e il direttore dei lavori dell’impresa generale interessata. Conferma la sentenza del Tribunale cantonale che li condanna rispettivamente a 100 giorni di multa di 100 franchi e a 50 giorni di multa di 100 franchi, sospesi per due anni.

Nel 2014, questo roofer che lavorava in un cantiere che coinvolgeva tre edifici si trovava all’ultimo piano dell’impalcatura, sul ponte dello lattoniere. L’operaio stava mettendo delle doghe di legno sul tetto. Si sarebbe appoggiato allo zoccolo laterale del piano di calpestio per svolgere il suo lavoro. A causa dell’assenza di un dispositivo di fissaggio al plinto e di linguette di bloccaggio del vassoio, l’intera struttura aveva ruotato e si era ribaltata nel vuoto, facendola cadere per più di otto metri, causando danni. lesioni che hanno messo seriamente in pericolo la sua vita.

Una squadra incompetente

La Corte Suprema ha ritenuto che il direttore tecnico dovesse vigilare sul corretto montaggio delle impalcature da parte del caposquadra, da lui stesso nominato, e degli operai della sua azienda. La sua responsabilità risiedeva quindi nella scelta di una squadra competente.

Dall’indagine è però emerso che le impalcature non erano state montate correttamente. L’altezza costruttiva del ponte dello lattoniere non era conforme. Ciò ha spinto l’operaio a posizionare i piedi sul plinto per essere in una posizione migliore per inchiodare le doghe. Inoltre, i vassoi presentavano difetti. Agli occhi dei tribunali, il direttore tecnico non ha istruito adeguatamente la sua squadra durante il montaggio. Si era anche dimostrato incompetente poiché anche il suo leader era stato condannato.

I giudici ritengono che il Direttore dei Lavori, incaricato del monitoraggio del cantiere, non poteva, da parte sua, sottrarsi al proprio dovere di vigilanza per garantire la sicurezza del cantiere. E che non poteva invocare la responsabilità esclusiva della ditta che aveva installato l’impalcatura difettosa. Il fatto che l’ispettore del cantiere e l’organismo di controllo intercomunale non avessero rilasciato alcun commento prima dell’incidente non lo esentava dalla responsabilità.

Per quanto riguarda il difetto di un tirante di chiusura, il Direttore dei Lavori ha affermato di aver corretto le instabilità. Tuttavia, da un’ispezione della Suva sono emerse anomalie legate alle parti di collegamento della struttura. Un controllo più approfondito avrebbe rivelato il difetto.

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Claudio Beda è giornalista della sezione vodese 24 ore su 24. Appassionato di questioni sociali e di vita dei suoi abitanti, ha percorso diverse regioni del cantone prima di unirsi alla redazione di Losanna. Maggiori informazioni

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