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infermieri liberali allo stremo delle forze, colpiti dall’inflazione e stufi

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Costi in aumento, retribuzione troppo bassa e orari di lavoro lunghi… Queste badanti desiderano sfidare le autorità pubbliche, dopo l’annuncio del nuovo governo. Manifesteranno a Marsiglia il 1° ottobre.

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Sono arrabbiati. Mentre la riforma della professione e degli studi infermieristici, particolarmente attesa dalla professione, è stata sospesa dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale durante l’estate, l’indignato sindacato liberale degli infermieri lancia un appello alla mobilitazione martedì 1 ottobre nella città di Marsiglia.

Una manifestazione, per evidenziare le difficoltà della professione, duramente colpita dall’inflazione. “Una scatola di guanti medici prima del COVID costava 4 euro. Oggi siamo intorno agli 8 o 9 euro“, protesta Anne-Gaëlle Kramer, vicepresidente del collettivo. Secondo l’infermiera, anche il costo della lungimiranza necessaria per questi operatori sanitari liberali, spesso nella condizione di imprenditori individuali, sta aumentando.

Se i costi aumentano, la remunerazione non segue. I loro prezzi, fissati dall’assicurazione sanitaria, sono congelati da 15 anni. La loro indennità di viaggio è aumentata solo di 25 centesimi nel gennaio 2024, passando da 2,50 euro a 2,75 euro.Alcune infermiere private non eseguono più gli esami del sangue perché il costo del viaggio tra il laboratorio e il domicilio del paziente è troppo alto.“, rileva il vicepresidente.

E a questo aumento generale dei costi si unisce un orario di lavoro significativo, ma poco preso in considerazione, secondo lei. “Non riconosciamo la fatica, dobbiamo andare in pensione a 67 anni, mentre lavoriamo dalle 50 alle 70 ore settimanali e abbiamo turni notturni.” Deplora inoltre il lavoro di educazione assistenziale svolto gratuitamente dagli infermieri privati ​​con i pazienti in uscita dagli interventi ambulatoriali, che si aggiunge a “la documentazione“, i documenti amministrativi da compilare dopo la prestazione delle cure.

Condizioni di lavoro difficili, che portano all’abbandono della professione. “Due anni fa in Francia c’erano 120.000 infermieri liberali, oggi secondo la nostra cassa pensioni ce ne sono solo 99.000.” denuncia la badante. Così il suo sindacato indice manifestazioni, per sfidare il nuovo ministro della Salute, dopo aver trascorso l’estate incontrando deputati e senatori.

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