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Legalt ora chiede a tutti i partiti federali di essere coinvolti

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François Legault prova a rimettere il dentifricio nel tubetto, dopo aver invocato la caduta del governo di Justin Trudeau. Ora chiede a tutti i partiti federali di impegnarsi a ridurre l’immigrazione temporanea in Quebec.

“Quello che spero è che la questione alle urne durante le prossime elezioni federali riguardi l’immigrazione. E poi proveremo, con il governo in carica a Ottawa da qui alle elezioni federali, a convincerli a ridurre finalmente il numero di immigrati temporanei”, ha detto giovedì il primo ministro del Quebec, in una conferenza stampa davanti all’Assemblea nazionale.

Da diversi giorni François Legault è accusato di schierarsi dalla parte di Pierre Poilievre. Lo difende strenuamente e giovedì ha voluto riadattare il suo approccio. Il leader del CAQ ha ammesso che il Partito conservatore canadese (PCC) non si è mai occupato di immigrazione.

“Mi aspetto che tutti i partiti federali si impegnino a ridurre della metà il numero degli immigrati temporanei”, ha insistito il Primo Ministro. Mi aspetto che tutti i partiti di Ottawa condividano la loro fiducia nel governo di Justin Trudeau [qu’il] si impegna a dimezzare il numero degli immigrati temporanei”.

François Legault non ha mancato di scagliare una freccia contro il suo rivale Paul St-Pierre Plamondon.

“Cosa significa che il Parti Québécois non chiede al suo compagno Yves-François Blanchet di esigere che il signor Trudeau riduca della metà il numero degli immigrati temporanei?” lo schernì.

E se Poilievre avesse fatto una promessa al Quebec?

Il leader del PQ ha detto che stava parlando con la sua controparte del Blocco, ma è rimasto evasivo sul contenuto delle discussioni. Il PSPP ha tuttavia ammesso di volere che l’immigrazione venga inserita nel programma del suo partito gemello di Ottawa entro il termine fissato da Yves-François Blanchet. “Guardate attentamente cosa accadrà nelle prossime settimane. Non è detto che il Blocco non darà seguito alla richiesta”, ha detto.

Il leader sovranista ha sottolineato che la ferma promessa di Pierre Poilievre di concedere tutti i poteri in materia di immigrazione al Quebec cambierebbe la situazione.

Non è pronto a dire che il PCC costituirebbe un buon governo, ma afferma di essere “pronto ad ammettere che se tale impegno è un impegno formale ed elettorale dei conservatori, ciò cambia la discussione”. “Ma ci crederò quando lo vedrò”, aggiunge.

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