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Il più grande produttore di cacao al mondo cambierà i prezzi seguendo le orme del paese africano

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La Costa d’Avorio, il più grande produttore di cacao al mondo, si sta preparando ad adeguare i prezzi di acquisto alla fattoria per il prossimo raccolto, allineandosi alla tendenza al rialzo avviata dal vicino ghanese.

Questa decisione, che interviene nel contesto di un mercato internazionale del cacao particolarmente dinamico, potrebbe avere ripercussioni significative sull’intero settore nell’Africa occidentale.

Secondo fonti vicine alla questione, il Consiglio del caffè e del cacao, l’organismo di regolamentazione del settore ivoriano, sta valutando di fissare un prezzo compreso tra 1.850 e 2.000 franchi CFA al chilogrammo di chicchi per la campagna principale che inizierà nell’ottobre 2024.

Questo aumento rappresenterebbe un incremento di almeno il 23% rispetto alla campagna intermedia che si sta concludendo e si tradurrebbe in un prezzo a tonnellata oscillante tra i 3.140 e i 3.400 dollari.

Questa revisione al rialzo rispecchia la decisione del Ghana, secondo produttore mondiale, che ha annunciato di recente un aumento del 45% del prezzo pagato ai produttori, portandolo a 48 cedis al chilogrammo, ovvero circa 1.800 franchi CFA.

La mossa dei due giganti del cacao è in parte spiegata dall’impennata dei prezzi globali, che quest’anno hanno raggiunto massimi storici, superando gli 11.000 dollari a tonnellata.

Tuttavia, nonostante questi aumenti, i prezzi offerti ai produttori restano notevolmente inferiori ai prezzi del mercato internazionale, dove il contratto future di dicembre è attualmente scambiato a oltre 7.500 dollari a tonnellata a New York.

Questo divario significativo ha favorito lo sviluppo del contrabbando in paesi come la Liberia e la Guinea, dove il mercato è meno regolamentato e i prezzi più alti.

Questa situazione rappresenta una sfida importante per la Costa d’Avorio e il Ghana, che stanno cercando di stabilire una politica comune sul cacao. Infatti, il contrabbando non solo influisce sulle statistiche ufficiali di produzione, ma complica anche l’adempimento degli impegni di vendita a termine, portando a notevoli perdite di fatturato. Bloomberg stima che la Costa d’Avorio abbia perso tra 150.000 e 200.000 tonnellate di fave a causa del contrabbando in questa stagione.

La decisione finale sul prezzo del cacao del più grande produttore al mondo spetta in ultima analisi alla presidenza. Se il paese dovesse stabilire un prezzo più alto del Ghana, potrebbe esacerbare i problemi di contrabbando per il suo vicino, che ha già perso circa un terzo della sua produzione la scorsa stagione in parte a causa del fenomeno.

Questa situazione mette in luce le complesse sfide che i principali produttori di cacao devono affrontare nel tentativo di bilanciare il sostegno agli agricoltori locali, la competitività sul mercato globale e la lotta al contrabbando transfrontaliero.

L’andamento dei prezzi nei prossimi mesi sarà decisivo per il futuro dell’industria del cacao nell’Africa occidentale e il suo impatto sull’economia regionale.

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