Verifica dei fatti: in parte vero
Harris ha affermato che Trump sarebbe stato “immune da qualsiasi cattiva condotta” e non avrebbe avuto “nessun guardrail” dopo una storica decisione della Corte Suprema di giugno. La corte ha stabilito i poteri fondamentali, che includono la capacità di stipulare trattati, porre il veto a progetti di legge, nominare membri del gabinetto, nominare ambasciatori, agire come comandante in capo dell'esercito e concedere la grazia.) La corte ha anche affermato che i presidenti godono di “almeno un'immunità presuntiva” per altri “atti ufficiali”, definiti in senso lato come azioni all'interno del “perimetro esterno” delle responsabilità ufficiali ma non “manifestamente o palesemente al di là della sua autorità”.
Sebbene la decisione sia ampiamente interpretata come una concessione di ampia protezione per un presidente, la corte ha affermato che i presidenti “non sono al di sopra della legge” e non godono di alcuna immunità “assoluta”, lasciando spazio a una serie ristretta di casi in cui un presidente attuale o ex presidente potrebbe affrontare un'azione penale. Non esiste inoltre alcuna immunità per atti “non ufficiali”, ha affermato la corte.
Trump deve affrontare un paio di casi penali federali attivi contro di lui intentati dal Procuratore speciale Jack Smith. La decisione della Corte Suprema non significa che tali procedimenti non possano andare avanti, ma ha notevolmente ritardato i procedimenti e reso più difficile condannare Trump. Se dovesse vincere un secondo mandato, il Dipartimento di Giustizia di Trump potrebbe licenziare il Procuratore speciale e porre fine di fatto ai casi contro di lui.
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