DayFR Italian

la speranza dell’oro bruno

-

Ultima pubblicazione 21/09/2024 alle 14:13 min

Quest’anno, i produttori di cacao si aspettano un raccolto da 3 a 4 volte inferiore a quello precedente, in parte a causa delle piogge avvenute a luglio. Indagine sulla creazione di un’inflazione di oro bruno.

La Costa d’Avorio è il principale produttore mondiale di cacao, con una produzione media di 1,4 milioni di tonnellate negli ultimi 10 anni. Il settore contribuisce a un terzo dei ricavi delle esportazioni del paese e al 20% della ricchezza nazionale. Un quarto della popolazione ivoriana dipende dalla produzione di cacao. È una vera sfida per lo sviluppo economico e sociale del paese, nonché uno strumento essenziale nella lotta alla povertà.

L’industria del cacao in Costa d’Avorio impiega 600.000 produttori e sostiene circa 6 milioni di persone secondo il Coffee-Cocoa Council. Un’agricoltura precaria che richiede condizioni ottimali di sole e pioggia. Il maltempo dovuto al fenomeno “El Niño”, caratterizzato da temperature dell’acqua anormalmente elevate nell’Oceano Pacifico meridionale orientale, sta causando forti piogge nelle aree di produzione, portando alla caduta dei fiori nascenti e alla proliferazione di malattie fungine. Questi fattori hanno creato un calo del 25% della produzione per i raccolti del 2023-2024 secondo Reuters. Le previsioni di rese deboli, unite a un forte aumento della domanda globale, hanno portato a un aumento del 77% dei prezzi in un anno. In questo contesto di domanda superiore all’offerta, il Coffee-Cocoa Council ha deciso di interrompere le esportazioni di cacao per il mese di giugno 2024, accentuando l’effetto inflazionistico sul prezzo del chicco.

Un margine per la produzione

Un mese prima delle elezioni presidenziali, le autorità hanno deciso di aumentare il prezzo delle fave di cacao del 50%, portando il valore al kg a 1.500 franchi CFA, ovvero 2,47 $, anziché 1,86 $. “C’erano diverse proposte sul tavolo e, come ultima spiaggia, il presidente voleva il prezzo più alto possibile per i produttori. Ha quindi deciso di fissare il prezzo a 1.500 franchi CFA al kg anziché a 1.200 franchi CFA, che erano stati precedentemente convalidati”, ha detto a Reuters il direttore di una società di esportazione europea.
La Costa d’Avorio dipende dalla produzione e dall’esportazione di cacao alle multinazionali. Valutata al 14% del suo PIL, la fava è un elemento essenziale della sua economia. Lo sviluppo di un’industria di trasformazione del cacao le consentirebbe di liberarsi da questo sistema, garantendo al contempo la sua predominanza in un mercato ad alta domanda. In quest’ottica, Abidjan punta a creare nuove fabbriche entro il 2030, come quella inaugurata lo scorso luglio nei pressi del porto di San Pedro.

Costantino

Related News :