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L’Italia pronta a prendere il posto della Francia come leader mondiale

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In Italia, dopo la vendemmia “disastrosa” dell’anno scorso, la vendemmia dell’uva dovrebbe portare a un aumento dell’8% della produzione di vino, che dovrebbe attestarsi “tra i 41 e i 42 milioni di ettolitri”, ha annunciato mercoledì la Coldiretti. Tuttavia, questa cifra resta “ben al di sotto della media degli ultimi anni”, ha sottolineato l’organizzazione, secondo cui “il maltempo e la siccità stanno pesando sul vigneto italiano”.

Il periodo negativo dell’Italia nel 2023 ha portato la Francia a rubare il suo posto come principale produttore di vino al mondo. Ma dal 2007, a parte il 2011 e il 2014, l’Italia ha sempre mantenuto il suo posto come principale produttore al mondo, secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV).

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L’Italia “divisa in due”

Secondo la Coldiretti, l’Italia si ritrova “divisa in due”: il Nord del Paese è stato caratterizzato da “intense piogge e grandinate in primavera e inizio estate”, che hanno condizionato la produzione, mentre al Centro e al Sud la situazione è “leggermente migliorata rispetto allo scorso anno”.

Gran parte del Paese, tuttavia, ha dovuto fare i conti con la siccità, in particolare nell’Abruzzo meridionale, in Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia. In quest’ultima, “la siccità e il caldo record hanno portato anche a una raccolta anticipata, iniziata nella seconda metà di luglio”, nota la Coldiretti.

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