Eid al-Adha: cosa festeggeranno i musulmani da questo mercoledì?

Eid al-Adha: cosa festeggeranno i musulmani da questo mercoledì?
Eid al-Adha: cosa festeggeranno i musulmani da questo mercoledì?
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Da questo mercoledì 28 giugno, e per un periodo di tre giorni, i musulmani celebrano l’Eid al-Adha, meglio conosciuto come Eid Al-Kebir o “Festa del Sacrificio”. Ogni anno ricorre il decimo giorno del mese Hijri di Dhûl hijja che corrisponde all’ultimo mese del calendario lunare musulmano.

È la più grande festa musulmana. Da questo mercoledì, 28 giugno, i musulmani di tutto il mondo celebrano l’Eid al-Adha, una festa che chiude il periodo del pellegrinaggio alla Mecca (Hajj) e che dura tre giorni.

Eid al-Adha, chiamato anche Eid al-Kebir o Festa del Sacrificio, è sempre celebrato nella stessa data nel calendario islamico, cioè il 10e giorno del mese Hijri di Dhûl hijja. Essa “commemora l’opera e il sacrificio del profeta Abramo (Ibrahim) e di suo figlio Ismaïl toccati dalla divina Misericordia”, come ricorda il Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm).

Per segnare la data esatta di Eid, i musulmani si basano sulla luna crescente. La sua apparizione ad occhio nudo indica l’inizio dell’ultimo mese del calendario lunare musulmano. Ci vorranno quindi dieci giorni per celebrare l’Eid al-Adha.

Durante questo giorno, i musulmani sacrificano le pecore. In Francia, ogni anno durante l’Eid vengono sacrificate più di 100.000 pecore. Tuttavia, l’animale deve essere approvato e la sua macellazione deve essere conforme al rituale specifico dell’Islam per evitare la sua sofferenza.

“L’atto sacrificale deve essere compiuto da sacrificatori autorizzati, in macelli permanenti o temporanei approvati dallo Stato, nel rispetto delle norme relative alla sicurezza alimentare, alla salute, alla protezione degli animali e alla protezione dell’ambiente”, avverte il Consiglio francese del Culto musulmano (CFCM).

“La macellazione degli animali al di fuori dei mattatoi è vietata e costituisce reato, punito con la reclusione fino a sei mesi e con la multa di 15.000 euro. Allo stesso modo, è vietato anche il possesso di questi animali vivi da parte di persone non dichiarate come allevatori presso l’EDE”, aggiunge.

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