Il messaggio del direttore del sito di Auschwitz a Putin, in occasione delle commemorazioni

Il messaggio del direttore del sito di Auschwitz a Putin, in occasione delle commemorazioni
Il messaggio del direttore del sito di Auschwitz a Putin, in occasione delle commemorazioni
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Il direttore del museo di Auschwitz ha inviato un messaggio chiaro a Vladimir Putin e alla Russia nel giorno delle commemorazioni dell’80° anniversario della liberazione del campo.

Questo lunedì, 27 gennaio 2025, si svolgono le cerimonie commemorative dell’80° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, avvenuta il 27 gennaio 1945. All’epoca l’Armata Rossa scoprì il campo di concentramento e di sterminio e liberò i 7.000 sopravvissuti ivi presenti. In totale, 1,3 milioni di persone furono deportate in questo campo e più di 1,1 milioni furono uccise, la maggior parte dei quali ebrei provenienti da tutta Europa.

La cerimonia principale inizierà alle 16 in una tenda sopra il cancello d’ingresso dell’ex campo nazista di Auschwitz. Tutti i sopravvissuti sono stati invitati e saranno presenti almeno cinquanta di loro. “Sappiamo che tra dieci anni, per il 90esimo anniversario, non sarà più possibile avere un gruppo così numeroso”, ha detto all’AFP Pawel Sawicki, portavoce del museo. Fare ù il suo desiderio di riunire nel 2025 quanti più garanti e portatori della memoria di Auschwitz.

Trump e Netanyahu assenti

In Polonia sono attese delegazioni da 54 paesi, tra cui la Francia rappresentata dal presidente Emmanuel Macron. Ad accompagnarlo sarà il Ministro delegato per l’Europa, Benjamin Haddad. È attesa anche Anne Hidalgo, sindaco di Parigi. Saranno presenti il ​​presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz, nonché i presidenti italiano, austriaco, bulgaro, ceco, estone e finlandese.

Donald Trump non farà il viaggio. Sarà rappresentato dal ministro del Commercio Howard Lutnick. Infine, se la partecipazione (o meno) di Benjamin Netanyahu ha suscitato polemiche, lunedì egli non sarà presente in Polonia ma sarà sostituito dal suo ministro dell’Istruzione, Yoav Kisch.

“È difficile immaginare la presenza della Russia”

Ma c’è un’assenza che attira particolarmente l’attenzione – anche se ormai da diverse edizioni la sua presenza manca in questo tipo di commemorazioni – ed è quella della Russia. Il Cremlino infatti non parteciperà alle varie cerimonie, una costante dall’invasione dell’Ucraina. Lo scorso settembre il museo di Auschwitz aveva già deciso, giudicando che “una presenza del genere sarebbe cinica”, visto il contesto tra Mosca e Kiev. Questa è la terza esclusione consecutiva della Russia da queste commemorazioni dall’inizio dell’invasione russa nel 2022.

Inoltre, Vladimir Putin era già assente in occasione del 70° anniversario della liberazione del campo nel 2015, così come nel 2020 in occasione del 75° anniversario. “È un anniversario. Ricordiamo le vittime, ma celebriamo anche la libertà. È difficile immaginare la presenza della Russia, che evidentemente non comprende il valore della libertà”, ha affermato in un comunicato stampa il direttore del Museo di Auschwitz, Piotr Cywinski.

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PREV il dolore delle vittime
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